La toponomastica è divenuta militante. In molti vogliono riscrivere la storia “strada
facendo”. Vogliono abbattere i monumenti a Cristoforo Colombo, Montanelli,
Cadorna, imbrattano muri per cancellare memorie, c’è una associazione, per la
toponomastica femminile, che si batte per le quote rosa, un altro movimento contro
le vie fasciste. Si aggiunge spesso la demagogia di Sindaci che vogliono cambiare o
meglio abbattere simboli della Storia, intitolando come a Vicenza il Parco di Viale
Ippodromo ai Bambini del Mondo (?). Sta avvenendo una epurazione in piena
regola. L’Italia sta per essere rimescolata in nome del risarcimento o peggio della
vendetta. Negli anni ‘50 dopoguerra al Nord, quasi tutte strade intitolate ai Savoia
o gerarchi dell’E.F. furono cancellate. Ma i nomi delle strade non riparano i torti e
non celebrano più la vita, ma solo la morte. Invece gli spazi intitolati dovrebbero
restare luoghi per raccontare la città, gli eventi millenari, luoghi della memoria che
consentano di sentirsi a casa e di ritrovarsi perché solo la denominazione permette
la conoscenza del territorio e dell’uomo. Piazza delle Erbe è lo spazio in cui si vendono
ed acquistano frutta e verdura. Ma c’è chi vorrebbe un vicolo Fanfani, una piazza
Andreotti, un viale Cossiga. Si può applicare lo spoils system alla toponomastica? Via
siamo seri. E’ obbligo portare rispetto alla Storia Locale Nazionale, non solo a quella
raccontata in tv. Intitolare una strada, un Parco, dare un nome non è mai un atto
neutrale, cambiare nome senza una revisione storica, è una violenza alle abitudini e
soprattutto all’orientamento di una città. Fare tabula rasa in architettura o nella
storia è un atto criminale. Ma qualche Sindaco prosegue. A Sesto è nata via Craxi
che divide la città, Livorno non vuole Ciampi, a Roma si annuncia l’epurazione degli
scienziati (fascisti), a Milano non vogliono i Giardini Pannella. Intanto la tristezza mi
invade per via della speculazione che sommerge alcune strade di Vicenza, vedi via
Fioralpino Chiodi, che dovrebbe unire Via del Mercato Nuovo con San Felice, chiusa a
metà. Credo sia necessaria una nuova legge che regoli l’intitolazione delle strade,
un allargamento delle commissioni toponomastiche comunali da consultive a
deliberanti, con sedute pubbliche. Presentazione di proposte con almeno 100 firme
di cittadini.
“Musica corda levat”, al Museo civico di Palazzo Chiericati si celebra il liuto
In occasione della XXVIII rassegna Spazio & Musica, il Museo civico di Palazzo Chiericati celebra il liuto, strumento principe del