Oggi, 10 Febbraio, si ricordano i martiri delle foibe. Una tragedia nel cuore dell’Europa che ancora sanguina e ammonisce. Ricordare significa fare in modo che non si ripeta, che la pace regni, che mai più i popoli e i tiranni arrivino ad atrocità come nel passato. E significa anche insegnare alle nuove generazioni, diffondere, educare. Ronzani Editore, casa editrice vicentina con sede a Povolaro di Dueville, sta compiendo un lavoro importantissimo di difesa e riscoperta della grande tradizione letteraria istriana. E recentemente ha pubblicato un libro bellissimo che, in un giorno come questo, trova ancora più senso consigliare. Si tratta di “Martin Muma”, romanzo di Ligio Zanini, in una versione curata da Mauro Sambi con prefazione di Ezio Giuricin.

Nacque a Rovigno, la Venezia dell’Istria, Martin Muma. Una “fragile creaturina perché pensante”. Ed è proprio il pensiero, anzi, meglio dire il “pensare” che è protagonista di questo splendido libro. Perché se pensi liberamente sei, volente o nolente, nemico del pensiero unico e autoritario. E così Martin Muma/Ligio Zanini rimase in Istria e non fu esodato. Era comunista, ci credeva, ma era al tempo stesso una creatura pensante. Innamorato della sua terra, che descrive minuziosamente con gli odori, i colori, i volti, i sapori. Tutto è delicato e vivo, è poesia cristallina. Poi, d’un tratto, cambia ogni cosa. Il destino di Zanini, quello del suo paese e anche il tono del libro. Il maresciallo Tito diventa quello che oggi tutti sappiamo sia stato. Muma/Zanini finisce in un campo di rieducazione perché chi troppo pensa è nemico del regime. Perderà tutto, tranne che la speranza. Ma non ha senso qui entrare troppo nella trama di un libro che è un capolavoro assoluto e che va annoverato di diritto tra i grandi, grandissimi libri del novecento italiano. E abbiamo detto italiano non a caso.

C’è un gran lavoro di Ronzani per la rivalutazione degli scrittori italiani in Istria. Si sta lavorando ad un progetto di traduzione in lingua croata dei libri degli italiani d’Istria; alla fiera di Pola, Ronzani è l’unica casa editrice italiana invitata. Un impegno encomiabile come molto di quello che fa Ronzani, e ne avevamo già parlato qui. Mario Rigoni Stern adorava “Martin Muma” e diceva che era “un esempio di come dev’essere scritto un libro e di perché deve essere scritto”. La tradizione, il ricordo, la storia. Tutto parte di un passato che Ronzani sta facendo tornare in vita e di questo dobbiamo rendere atto e ringraziare.