IL REQUIEM DI VERDI ALLA CHIESA DI SAN LORENZO

Mercoledì 27 Marzo alle ore 21.00 presso la Chiesa di San Lorenzo a Vicenza, verrà eseguita la Messa di Requiem di Giuseppe Verdi, diretta dal Maestro Giuliano Fracasso, in collaborazione con AGSM AIM. Per Soli, Coro e Orchestra di Vicenza. Soprano, Claudia Pavone; mezzosoprano, Veta Pilipenko; tenore, Emanuele D’Aguanno; basso, Abramo Rosalen. Introdurrà la serata il giornalista e critico musicale Alessandro Cammarano. Ingresso con offerta responsabile.

Il Requiem è probabilmente il capolavoro assoluto del compositore di Busseto. Con il Requiem di Verdi non si parla di musica, ma dei grandi temi della spiritualità, della ricerca della fede, della paura della morte, o meglio di cosa ci aspetta dopo; e soprattutto del terrore che in questo “dopo” non ci sia altro che il nulla. Gli anni di composizione sono i più turbolenti della vita di Verdi, e corrispondono al periodo in cui egli è più lontano dalla fede; ma al tempo stesso numerosi lutti lo portano a riflettere più profondamente sulla morte e sul trascendente. Per entrare a fondo nel Requiem, occorre sempre tenere presente questo dato: la più importante composizione sacra di Verdi è una risposta a due impulsi opposti, da un lato una crescente ricerca di spiritualità e dall’altro il suo altrettanto crescente scetticismo sul problema della fede. Fu la morte di Manzoni, il 22 maggio 1873, che spinse Giuseppe Verdi a rinnovare il suo proposito di una Messa per i morti, dopo il fallito progetto rossiniano. La scomparsa dell’autore de “I promessi sposi” colpì profondamente il musicista che condivideva con Manzoni i valori risorgimentali, quali, libertà e giustizia, e come lui si era adoperato per l’Unità d’Italia. Musicalmente, si tratta in sintesi di una riflessione sull’anima dopo la morte. In tutta la composizione è tangibile il senso di umiltà dell’uomo che, angosciato dalla propria vita e dal dolore, si trova al cospetto di Dio. L’intero Requiem è costellato di elementi ricorrenti e in generale, si può cogliere l’ambiguo oscillare tra un sentimento collettivo apocalittico e un ripiegamento intimistico.

Giuliano Fracasso è diplomato in pianoforte al Conservatorio Pollini di Padova e in organo e composizione organistica al Conservatorio Dall’Abaco di Verona. Si è perfezionato in direzione d’orchestra con i maestri Ferrara e Delman. È stato maestro del coro del Teatro La Fenice di Venezia e del Teatro Comunale di Treviso, collaborando con grandi direttori quali Maag, Severini, Gelmetti, Inbal, ecc. In cinquant’anni di attività ha percorso un cammino musicale intenso che lo ha portato ad esperienze varie ed interessanti, inseguendo continuamente e con notevole successo il suo desiderio di ricerca e sperimentazione. Già direttore del Coro della Fondazione Santa Cecilia, attualmente dell’Associazione Coro Santa Cecilia-Musicultura Portogruaro, del Coro e Orchestra di Vicenza, del Venis Corus di Oderzo, spesso coinvolti in comuni progetti musicali. È stato docente al Conservatorio Pedrollo di Vicenza.

La serata vedrà la partecipazione di un centinaio di artisti, con la presenza di solisti di fama internazionale. Claudia Pavone, soprano vicentino, si avvicina al canto già all’età di sette anni, quando entra a far parte del noto coro di Voci bianche “Pueri Cantores” di Vicenza, diretto dal M° Fioretto. Si diploma in canto al Conservatorio di Castelfranco Veneto. Inizia presto a vincere numerosi concorsi e a debuttare nei più importanti Teatri Nazionali e Internazionali, sotto la guida di prestigiosi direttori e registi. Claudia sente un profondo legame con la città di Vicenza, alla quale donerà il debutto di questa maestosa composizione. Veta Pilipenko, mezzosoprano russo, si laurea in canto all’Università Russa di Arti Teatrali di Mosca e successivamente si diploma in canto, con il massimo dei voti, al Conservatorio di Firenze. Alla prestigiosa carriera iniziata in patria, seguono importanti debutti nei Teatri di Trieste, Torino, Parma, Bilbao, in collaborazione con rilevanti direttori e registi. Emanuele D’Aguanno, tenore nato a Roma, si avvicina alla musica dapprima come chitarrista di formazione classica, presso il Conservatorio Pedrollo di Vicenza. Nasce artisticamente proprio nel “Coro di Vicenza”. Dopo numerosi concorsi internazionali vinti, inizia una carriera che lo vede protagonista nei più importanti Teatri sia in Italia sia all’Estero. Anche Emanuele, particolarmente legato alla nostra città, debutterà in questa esecuzione sacra. Abramo Rosalen, basso, dopo il diploma in organo, ha intrapreso lo studio del canto lirico, collocandosi tra le più promettenti voci italiane di basso. Debutta con ruoli di rilievo nei più noti e prestigiosi Teatri nazionali ed internazionali.

Aprile 2024

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