“Penso, scrivo, suono poi dimentico. Allora torno a scrivere e tutto tace. Questa sarebbe la visione ideale che ho nel stendere a grandi linee una canzone. A volte è un giorno, altre durano settimane”.
Questo dice di se Luca Bastianello, in arte Bastiano. Da pochi giorni è disponibile sulle piattaforme il nuovo singolo “Siamo di passaggio”, quinta uscita a cui va sommato un ep datato 2021. La materia sonora che Bastiano padroneggia è un pastiche di psichedelia tra Julian Cope e un gusto retrò che ricorda il lavoro (mai troppo lodato) dei Denovo. Rispetto alla sua produzione precedente qui si prende una strada più lontana dal pop e da una sorta di cantaturato indie che giocoforza mostra sempre dei limiti. Qui si è invece con un piede e mezzo dentro a rimandi ninety’s. L’eterno problema delle produzioni italiane con la voce sempre in primo piano viene grazie al cielo evitato mettendo la linea melodica dentro al mix, cantato lirico e aperto, chitarre pulite ma con reminiscenze grunge, batteria dinamica e in libertà del sempre perfetto Ale Lupatin, un incidere un po’ caracollante che porta un testo vagamente onirico. Il piano a cesellare il ritornello, che poi tutto è tranne che un ritornello classico. Vaghi echi dei primi Litifiba. L’estetica è quella del loser che però sa di aver ragione. Un fatalismo scolorito nell’ironia e in una leggerezza da colori sbiaditi. Un pezzo molto interessante che speriamo preceda un album che ormai è maturo per uno degli artisti vicentini di gran lunga più stimolanti.