Da molti anni si discute se recintare Campo Marzio per preservarlo dal degrado in cui è scivolato da qualche decennio, in particolare per difenderlo dalla frequentazione di spacciatori, sbandati e immigrati, riconsegnandolo alla fruibilità dei vicentini; la discussione è tornata di stretta attualità. Non voglio qui discutere l’aspetto estetico della questione, che pure esiste, ma solo l’efficacia di tale proposta per raggiungere l’obiettivo. Quindi prima di tutto bisogna definire meglio l’obiettivo: spostare da Campo Marzio gli spacciatori, o ridurre lo spaccio in città ? Nel primo caso la realizzazione della recinzione otterrebbe probabilmente solo il risultato di spostare lo spaccio in altra zona della città, riproponendo la questione tale e quale. Il nostro obiettivo deve quindi essere il secondo, per raggiungere il quale la recinzione non serve, a fronte di un improprio utilizzo di denaro pubblico. I motivi che hanno causato in questi ultimi decenni il degrado della convivenza civile e degli spazi che la animano (non solo Campo Marzio), sono molteplici e complessi, e non sta qui a me elencarli. La cura purtroppo non può essere breve, come a tutti noi piacerebbe che fosse, ma va perseguita con metodo e lungimiranza: investimenti in Cultura, Istruzione, Sociale, Partecipazione. Solo prospettando una vita degna a chi non ha prospettiva daremo loro una alternativa allo spaccio, solo allargando l’orizzonte ai nostri giovani potremo ridurre la loro necessità a soddisfare un ristretto e immediato bisogno. Non credo che sarà la “politica delle telecamere e delle recinzioni” , tanto di moda, quella che ci salverà da degrado, violenza, vandalismo.
Lancio pertanto una modesta proposta: l’Amministrazione Comunale organizzi per bene una iniziativa di Democrazia Partecipata in modo che sia un gruppo di cittadini a decidere se fare o meno la recinzione in Campo Marzio; anche piccole iniezioni di Democrazia Diretta possono dare energia alla nostra logora e affaticata Democrazia Rappresentativa. Certo, la lotta alla droga va affrontata anche con gli strumenti contenuti nelle cassette degli attrezzi di Polizia e Magistratura, dentro le quali però la recinzione di Campo Marzio penso sia uno strumento arrugginito.