Almanacco libresco. Qualche consiglio di lettura.

Da grafici, statistiche e sondaggi degli ultimi tre anni si nota come i lettori italiani continuino a diminuire, questo ben noto fenomeno si accompagna ad una sempre più drastica sperequazione tra lettori e non lettori. Chi legge, legge sempre più, chi legge poco lo fa sempre meno. È avvilente come, relativamente alla lettura, vi siano ancora disparità a livello geografico. Il primato lo deterrebbe il Nord-Est, in cui i lettori rappresentano il 49% della popolazione, mentre nel meridione la percentuale scende quasi della metà. Si riscontrano poi differenze legate al grado di istruzione scolastica e alla situazione economica. Purtroppo, le categorie che svolgono impieghi più logoranti o sottopagati, con un imponente monte ore, sono quelle meno dedite al piacere della lettura. Tuttavia leggere non va inteso come pigro diletto; i libri sono sì un rifugio sicuro, un nido protetto, ma non si legge solo per alienarsi dalla realtà. Leggere è una cosa seria, una forma di educazione, di cura e cultura di sè. Eppure questa pratica è sempre più vaga e sporadica. Altrettanto nebuloso sembra essere il destino del mezzo principe della lettura: il libro, tra le cui pagine inchiostrate che avviene l’incontro sublime tra scrittore e lettore. Il libro cartaceo rischia di perdere la sua centralità. Di fatto il mondo editoriale ha risentito in maniera importante dell’avvento dei competitors in ambito digitale. Tuttavia, nonostante il successo di ebooks e audiolibri, in Italia si continua a preferire il libro fisico, che viene scelto, in primis, in base al genere e all’autore. Molto rilevanti sono la disponibilità immediata e, non inaspettatamente, la copertina. Il mercato dei libri dipende ora più che mai dai “lettori forti”, pochi che leggono molto, e cerca dunque di rifornirli a dovere. Negli scaffali di grandi e piccole librerie non mancano mai i best-seller iper sponsorizzati e i numerosissimi romanzi new-adult del momento nella loro prima edizione italiana, tradotti frettolosamente per soddisfare la scalpitante richiesta. Tra questi, moltissimi devono la loro fortuna a tiktok (i c.d. libri del booktok) e altri social. Spuntano come funghi, sono avvincenti e vendono bene. Probabilmente meritano il loro successo, nondimeno la ricerca del nuovo romanzo-rivelazione ci porta a far passare sottotono, anche a dimenticare, altri titoli contemporanei o passati che ricevono meno spazio. La mancanza di richiesta sul mercato, fa sì che molti libri non vengano neppure più ristampati (è il caso di “Blocchi” di Bordewijk, padre della distopia).

Assieme alla variazione nella quantità e qualità delle letture odierne, si assiste alla trasformazione di una figura cardine della libreria: il libraio. Una vera e propria professione sociale che oggi assume una connotazione diversa, legata più alla semplice vendita di libri e meno all’antico ruolo di “Virgilio” del lettore. Sembrerà un’idea romantica e d’altri tempi, ma il libraio è guida per il cliente nella ricerca del libro richiesto e, se è davvero un ottimo libraio, sa indirizzarlo verso rotte letterarie da scoprire. Anche in vista del Natale, ottima occasione per regalare, ricevere, leggere un libro, vorrei prendere per un attimo le sembianze del buon libraio consigliere. Ecco dunque cinque titoli, più o meno conosciuti, di generi diversi e dalle belle copertine che meritano un poco d’attenzione: ve n’è per tutti i gusti!

“Sillabari” di G. Parise. Bontà, Estate, Fame, Famiglia, Ingenuità, Lavoro, Matrimonio, Paura, Sesso, Sogno sono alcuni dei più bei racconti racchiusi in questo abbecedario umano, scritto in due volumi e lasciato incompleto. Una raccolta non da consumare tutta d’un fiato ma placidamente, iniziando da dove vogliamo, lasciandoci accogliere di volta in volta dal tepore di una narrazione gentile, lirica e solo apparentemente semplice. Non c’è niente da capire, ma solo da sentire.

“Agatha Raisin e la quiche letale” di M.C. Beaton è un giallo all’inglese, ambientato nei Cotswolds, tra cottage e fiere campagnole. A rompere questo falso idillio, arriva Agatha che, poco abile in cucina ma desiderosa di farsi benvolere dai compaesani, imbroglia ad una gara di torte del villaggio, presentando una quiche comprata in negozio. Ma che fare quando il giudice del concorso viene trovato morto, avvelenato proprio da quella torta? Non mancano una buona dose di humor, tanti personaggi pittoreschi, una protagonista forte e un mistero da risolvere..

“Italiani amici nemici” di Bobbio, De Felice, Rusconi. Fascismo e comunismo, con il nazismo a completare la triade novecentesca, sembrano non corrispondere a nulla di attuale. Sono termini usati per lo più come forma di insulto o accusa tra le diverse parti politiche, sono fantasmi che infestano la nostra solida democrazia. Eppure l’Italia è stata fascista, ha conosciuto il terrore nazista e c’erano anche i comunisti, una volta. Le prospettive quasi antitetiche, di Bobbio e De Felice, si confrontano su Resistenza, Repubblica (non solo quella italiana) e ismi vari, in un vivace dialogo-intervista. Un libriccino di storia per comprendere meglio questa “memoria divisa che ci fa essere anomali”.

“Il sogno e l’avventura” di Riccardo Mannerini è la raccolta delle poesie di una vita. La vita vissuta in direzione ostinata e contraria di un marinaio, poeta, paroliere libertario, grande amico di De Andrè e ingiustamente messo da parte. Nella tempesta dell’esistenza, tra cavalloni di ipocrisia, Mannerini, da cieco, è un faro che racconta dolore, ingiustizie, dipendenza, antimilitarismo e un agnosticismo quasi senza Dio. La sua poesia è libera e autentica, di una finezza sconcertante.

“La Voce Segreta” di Bianca Pitzorno. Cora è una bambina alla fine della guerra, quando la gente non aveva tante cose come adesso, i giocattoli erano di latta, legno o stoffa, si avevano molti più cugini e zii e c’erano pochissime macchine. E’un libro per bambini e bambini cresciuti, che mostra un mondo vero e povero, ma addolcito da un’atmosfera di sogno: la magia del non essere grandi. Gli adulti sono sempre troppo seri, troppo rigidi e severi, come se avessero dimenticato la Voce Segreta.

I libri ci sono, mancano solo i lettori.

Aprile 2024

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