“Raccontami una storia”, ci chiede il bambino. E ogni volta la magia si ripete. Non soltanto la comunicazione istantanea per questo nostro tempo, serve anche un altro registro. “L’uomo è un animale che racconta storie”, scriveva Alasdair McIntyre in “Dopo la virtù”. La stessa domanda “chi sono” si può anche tradurre così: “di quale storia sono parte? Quale voglio che sia la mia storia?”. Le storie possono aiutarci a capire e a dire chi siamo, cioè a dare un senso ai frammenti della nostra esistenza, per renderli passi di un cammino unitario. Hannah Arendt scriveva che “il racconto rivela il significato di ciò che altrimenti rimarrebbe una sequenza intollerabile di eventi “; senza però cercare di catturarlo nella trappola della spiegazione, nella catena dei rapporti causa-effetto. Perché nel racconto c’è sempre una genialità creativa, un incontro con l’inatteso. A Natale, quel bambino che chiede storie, siamo noi tutti, affamati non solo di cibo ma di quel calore famigliare (tradizionale o no poco o nulla conta) che si dipana in questi giorni. Così, vi portiamo idealmente in dono per questi ultimi giorni di festa, un regalo che è una via artistica permeata di storia e di storie, un’idea che declina i concetti di etica e di morale e, soprattutto, di speranza. Parliamo di un libro che è al contempo una delle storie più incredibili, dense, immaginifiche di ogni tempo. Sono le vicende di Achille, Ettore, Paride e Patroclo, dell’Iliade, la guerra di Troia, di tutto quello che Omero raccontò e che poi divenne il modello perfetto e definitivo per l’epica occidentale. Quell’ira funesta che infiniti addusse lutti agli achei, ce la canta questa volta un vicentino specialissimo: Sammy Basso.
In “Antenorea – il consigliere di Priamo” (Ronzani Editore) Sammy compie una riuscitissima operazione culturale di divulgazione, prendendo quegli eventi e raccontandoli con piglio da intrattenitore e con la ferma volontà di esaltarne i tratti psicologici dei protagonisti, inserendovi una narrazione brillante e romanzata appena quel tanto da rendere infine il racconto godibilissimo come nei migliori romanzi storici. Chi conosce la storia perfettamente, troverà questo modo di Basso in ogni caso originale e felice, chi invece non ha mai potuto approfondire le vicende di greci e troiani, rimarrà vinto ed entusiasta da queste pagine piene di battaglie, congiure, strategie e passioni umane violente e viscerali. Sammy Basso entra nella mente dei personaggi, svelandone passioni e desideri e creando un affresco su temi universali che affondano le loro radici nella parte più profonda dell’animo umano in cui tutti noi possiamo riconoscerci. Ma quello del vicentino è un progetto che va oltre a questa pubblicazione, che di fatto è solo il primo di tre volumi nei quali si dipanerà la storia che voleva raccontarci. E in questa storia ci siamo noi veneti, tutti figli di Antenore. Sammy, nei tre libri (nei prossimi mesi il volume 2 e il 3) seguirà il viaggio di Antenore fino al suo approdo qui a Padova, dove diverrà a tutti gli effetti il mitico fondatore di Patavium, una leggenda dai fondamenti storici che grazie a Sammy Basso ora arriva a tutti in questo modo diretto e avvincente. Storie di donne e uomini che cercando un senso al tutto. E le trame sono sempre incontri, incroci, legami che danno spessore e sapore alla nostra vita. Che ci aiutano a diventare chi siamo, a lasciare qualcosa di noi nel mondo. A prendere forma mentre diamo forma. A tessere fratellanza. Attorno a ogni storia si raduna una compagnia: sempre si racconta di qualcuno, per qualcuno, a qualcuno. Per questo i bambini, che hanno sete di mondo e di compagnia, sono affascinati da chi sa raccontare storie, e non sono mai sazi: ‘ancora una!’.