Al Golf Club Colli Berici di Brendola è stato presentato il nuovo libro del giornalista e autore vicentino Paolo Madron “I potenti al tempo di Giorgia”, di cui è coautore Luigi Bisignani, ex giornalista e faccendiere (com’è definito nel suo profilo Wikipedia).
Il sottotitolo “segreti, tradimenti e passioni di chi comanda oggi in Italia” mette a fuoco il tema dell’opera che parla sia di Meloni (è lei, ovviamente, la Giorgia nel titolo) che dei politici che le stanno intorno sia come ministri che come parlamentari e compagni di partito o di coalizione. “I potenti al tempo di Giorgia” è il terzo libro che Madron e Bisignani (nella foto di Andrea Antuzzi) scrivono insieme. Il primo, nel 2013, è stato “L’uomo che sussurra ai potenti” (in cui Bisignani racconta a Madron le vicende che lo hanno coinvolto), a cui è seguito, due anni dopo, “I potenti ai tempi di Renzi”, entrambi editi da ChiareLettere come l’ultimo. La presentazione, condotta dal giornalista Antonio Di Lorenzo, è stata lo spunto per gli autori di anticipare alcuni temi che, nel libro, sono oggetto del dialogo fra i due autori. Bisignani, come sempre informatissimo, si è prodigato a svelare aspetti personali e umani della prima donna italiana presidentessa del Consiglio dei Ministri. Madron si è più soffermato sul ruolo presente e futuro che “Giorgia” ha e potrebbe avere nel contesto politico nazionale e internazionale.
Entrambi sono convinti che Meloni potrebbe restare a capo del Governo per dieci anni, soprattutto se le elezioni europee del 2024 confermeranno il successo ottenuto da Fratelli d’Italia alle politiche dello scorso settembre, consentendole di assumere un ruolo di vertice anche nella coalizione che guiderà l’Unione Europea. Nessun rischio, quindi, per “Giorgia”? Per gli autori non dovrebbe preoccuparsi tanto dell’opposizione (“troppo fiacca quella di Schlein”) quanto piuttosto dal fuoco amico di compagni partito e di Governo che si sono già dimostrati non all’altezza costringendola a prenderne le distanze.
