NEREO MAGGIANI: LA LETTERATURA DEL VERO E DEL VEROSIMILE

Nereo Maggiani è nato a Vicenza il 7 agosto 1950. Ha conseguito la maturità classica e la laurea in Scienze Politiche, indirizzo economico, presso l’Università degli studi di Padova. Per un breve periodo insegnante, per 35 anni dipendente presso il Ministero del Lavoro con funzioni direttive. È narratore dal 2014.

Nereo Maggiani, perché scrivi?

Ho imparato a scrivere alla scuola elementare. Osservazione banale, sì ma fondamentale. La scrittura è alla base di tutto. Se non sai scrivere, la miseria ti attende. Scrivere è l’attività più antica, serve per comunicare, per registrare i fatti e per lavorare. Quando si scrive bisogna avere alle spalle un pensiero semplice e chiaro. Se il pensiero è contorto, anche lo scritto lo sarà e nessuno lo capirà. Bisogna anche conoscere le regole del linguaggio, voglio dire grammatica e sintassi, e aggiornarsi in continuazione. La lingua è un’entità viva, che cambia nel tempo con l’evolversi della società.
Mi sono occupato tra le altre cose per qualche decennio di contratti e di vertenze di lavoro. I contratti sono testi importanti che regolano la convivenza sociale. Devono essere chiari e non ambigui. Nei contratti c’è scritta la vita delle persone. Pertanto, la scrittura nel mio lavoro è stata fondamentale. Una parola sbagliata o inopportuna poteva far saltare una trattativa. La scelta delle parole, come della punteggiatura, è fondamentale. Il lavoro è stato una palestra per rafforzarmi nella scrittura. Poi un giorno mi è venuta l’idea di occuparmi di me, forse per rispondere a un’esigenza interiore. Ho riflettuto e optato per la narrativa a me familiare. E così ho cominciato a mettere in bocca ai miei personaggi le mie esperienze e quelle degli altri, i sogni, i viaggi che ho fatto, i libri letti e i dipinti dei grandi pittori, in una mescolanza di idee e di vita vissuta che interagiscono fra loro, in modo tale da avere alla fine un prodotto autonomo, dotato di vita propria e separata da me, vale a dire un libro che qualcuno poi leggerà e commenterà. Essere letti fa parte del gioco che inconsapevole ho messo in azione quando iniziai, senza sapere nulla delle problematiche che avrei poi affrontato. Per rispondere, infine, alla domanda iniziale, direi che scrivo in primo luogo per capire me stesso, poi le persone e il mondo che mi circonda.

E’ curioso dunque che solo nel 2014 incominci a scrivere.

Per quanto riguarda la narrativa, ho cominciato nel 2014 per rispondere a un’esigenza che allora non mi era ben chiara ma che era diventata pressante. Si arriva a una certa età e si ha bisogno di fare un bilancio della vita trascorsa. Non sapevo da dove cominciare. Sono partito da tre immagini, che casualmente mi bazzicavano per la testa: un vecchio e un cane, due donne e un bambino nello scompartimento di un treno e il progetto di un ponte per unire due mondi lontani. Pur avendo letto molta narrativa non sapevo come procedere. È stato faticoso, un’avventura nell’ignoto, in un mondo volutamente astratto per evitare di descrivere la realtà che mi intimidiva. Fatto sta che il libro si è scritto in qualche modo da solo, in un percorso forse tortuoso, ma che mi ha portato a una conclusione soddisfacente. Dal primo romanzo si sono poi succeduti gli altri, senza soluzione di continuità. Ciascuno di essi mi ha arricchito e nel contempo mi ha insegnato a raccontare con maggiore abilità.

Rimane da conoscere cosa ti ispira.

Quando inizio un romanzo parto da un’idea che mi interessa approfondire, può essere un tema sociale o filosofico, oppure una storia vera. E così entro in una dimensione diversa. Guardo le persone e le ascolto con molta attenzione, osservo la natura, gli animali e medito sulle notizie di cronaca. Tutto mi serve per avere gli spunti per l’opera che sto scrivendo. Cerco di essere recettivo. Quando mi incaglio e non so come proseguire – direi quando non so che pesci pigliare – trovo le soluzioni all’inghippo durante la notte, specie nel dormiveglia del primo mattino, quando ancora poltrisco nel letto. In quel momento la mente è limpida e riposata, sull’onda dei sogni più strani, ed è sgombra da pensieri fuorvianti. Penso al romanzo che sto scrivendo e la soluzione al problema, che prima mi affliggeva, mi si presenta chiara. Poi, durante la giornata, andrò a scrivere e metterò a fuoco lo sviluppo di una trama, che per me è sempre imprevedibile. Così avviene anche per il finale. Durante la scrittura penso alla conclusione della storia, mi immagino più soluzioni, ma la scelta definitiva avviene solo nelle ultime pagine, con un colpo di scena mai pensato prima, ma che col senno del poi è la logica conseguenza di tutto il racconto. Quindi quasi sempre sono io stesso a esserne sorpreso, come penso avvenga per un qualsiasi lettore.

L’ETERNO RITORNO – Edito da Pluriversum Edizioni di Ferrara.

Dalla Prefazione di Elisabetta Tiberio:

Un viaggio per sentieri lontani, che parte da uno scaffale disordinato e impolverato fino ad arrivare addirittura nel mondo dell’antica Roma. Il lettore si domanda cosa succede se all’improvviso si incontrano uno scrittore (privo di vena), una matrona romana (inviperita verso il proprio marito), un gatto (saggio) dal pelo rosso e una fibula d’oro (semplicemente una fibula)? La risposta la possiamo trovare leggendo “L’ETERNO RITORNO”, l’ultima opera dell’autore, dal contenuto autobiografico. Nel libro scopriamo le fantasie di Rolando, autore in cerca d’ispirazione, che un giorno, nel riordinare la biblioteca e sfogliando i libri impolverati e consunti dal tempo, si imbatte nelle Epistole di Cicerone. Il ricordo dei tempi degli studi liceali, sollecitato da questo atto semplice e casuale, fa scatenare gli eventi. Uno dopo l’altro, in una successione logica e allo stesso tempo imprevedibile, i personaggi compaiono nella storia. Personaggi prestigiosi dell’antichità si incontrano con Rolando, che diviene improvvisamente la controfigura di un certo Nerèus, in un gioco di ironie e sottintesi che divertono il lettore fino alla fine della propria fatica.

I libri e gli inediti

LO SCIOPERO DI ZED – inedito È un romanzo poetico, in bilico fra sogno e realtà, una storia fuori dal tempo, in un clima di perenne ricerca interiore.

GLI OCCHI – inedito È un romanzo distopico, ambientato in un futuro molto lontano, ma ancora attuale per la presenza di problematiche oggi assai dibattute.

HAKUNA JINA – edito da I Antichi Editori di Venezia Chi sono io? Si chiedono Hakuna Jina e Soraya, i due personaggi principali, il primo tanzaniano, la seconda iraniana.. Attorno a questa domanda e alla conseguente ricerca di memoria e d’identità, ruotano le vicende dei protagonisti, con le loro paure, le loro emozioni e le relative avventure.

I PADRI DI GRETA – inedito Zenone all’età di 65 anni decide di farsi vivo con la propria figlia trentottenne, di nome Greta, dopo averla abbandonata in tenera età. Questo evento dà origine a una serie di conseguenze, sia per Greta, che per gli altri personaggi del romanzo, ciascuno dei quali è portatore di una propria storia, che ha una stretta relazione con la genitorialità e con l’essere figlio o padre.

GUNANDRIETÀ – inedito È impossibile dire qualcosa di nuovo sul rapporto uomo-donna. È stato già scritto tutto. Tuttavia, è un tema che attrae, tanto da essere l’oggetto dei discorsi di ogni giorno.

LA FILOSOFIA DEL BARATTOLO – Edito da Pluriversum Edizioni di Ferrara È un romanzo allegorico brillante, che descrive alcuni aspetti della società moderna. Il racconto ruota attorno al tema del libero arbitrio, che è trattato con leggerezza e ironia, come sono trattati anche altri temi: l’immigrazione, il rapporto uomo-donna, il consumismo e la politica.

CLEOPATRA – Edito da Caosfera Edizioni di Vicenza “Cleopatra” è un romanzo drammatico, in cui la protagonista, la Contessa Cleopatra Loschi Angelini, è ingiustamente accusata dell’omicidio dell’ex fidanzato.

IL VIAGGIO DEL CONIGLIO – SOZANNI Y’A DOGUTAGÀ Edito da Pluriversum Edizioni di Ferrara È la storia vera di un giovane della Costa d’Avorio, che all’età di diciassette anni lasciò la propria famiglia per fuggire dalla guerra, con l’intendimento di stabilirsi in Libia, dove lo attendeva un amico che poteva procurargli un lavoro.

L’ETERNO RITORNO – Edito da Pluriversum Edizioni di Ferrara Dalla Prefazione di Elisabetta Tiberio …. lo scrittore vicentino prende per mano il proprio lettore per condurlo in sentieri lontani, addirittura nel mondo dell’antica Roma.

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