Il Governo Italiano ha decretato norme per il risparmio energetico.
Dal primo maggio 2022 e fino al 31 marzo 2023 la temperatura del condizionatore in tutti gli edifici pubblici non potrà essere inferiore ai 27 gradi, con due gradi di tolleranza. In sostanza il limite reale è 25 gradi.
In questo caso la limitazione della temperatura sarà applicata non solo agli uffici pubblici ma anche alle scuole, ovviamente se sono in possesso di condizionatori, ma anche alle sedi degli enti locali.
L’emendamento infatti fissa anche un limite per il periodo invernale: in questo caso non si potrà salire al di sopra dei 19 gradi, anche qui con due gradi di tolleranza. In pratica il limite reale è di 21 gradi.
L’obiettivo del governo
Si tratta di risparmiare sul consumo di elettricità e gas. Da questa stretta, dovrebbero essere risparmiati 4 miliardi di metri cubi nel 2022. Per curiosità si tratta di una quantità pari a quanto attualmente importiamo da Libia e Usa sommati. E’ più di quanto estraiamo oggi in Italia.
Nel 2021 il fabbisogno di gas naturale dell’Italia è stato infatti di circa 76,1 miliardi di metri cubi di gas e di questi solo 3,3 – poco meno del 6% – sono stati estratti in Italia, il resto è giunto dall’estero.
La maggior parte del gas che importiamo proviene dalla Russia, poco meno del 29%. Nel 2021 abbiamo avuto un incremento delle importazioni provenienti dall’Algeria e con la messa in funzione del TAP (Trans Adriatic Pipeline), dall’Azerbaijan.
I 4 miliardi di metri cubi ridurranno le quantità di approvvigionamento di gas russo. L’emendamento esclude per il momento gli ospedali, le case di cura e le cliniche ma anche le abitazioni private.
Evidenziamo un dato di fatto.
Un’analoga iniziativa di ognuno di noi privati permetterebbe, nelle abitazioni, di risparmiare tra il 5% e il 10% dei consumi ogni grado in meno (d’inverno) e di più (in estate).
La percentuale di risparmio invernale dipende ovviamente dalla zona climatica (10% per quella più fredda E, come in Lombardia, 5% per quella più calda B, come la Sicilia) e dipende anche da come è realizzata l’abitazione ossia quanto risulta isolata termicamente. In estate il concetto è capovolto.
Lasciamo per un momento da parte le multe, i controlli, e anche la causa scatenante di questa nuova normativa, che è la drammatica guerra in Ucraina. E tralasciamo il risparmio economico (però buttalo via, con queste bollette che arrivano….).
Guardiamolo il provvedimento dal punto di vista strettamente ambientale.
L’energia non si ottiene con la bacchetta magica.
La riconversione ha bisogno di tempo. Sia l’approvvigionamento di gas da produttori alternativi alla Russia. Sia la sostituzione del gas con altre fonti rinnovabili.
Il risparmio è la prima iniziativa che dobbiamo adottare. E’ un modo per risparmiare ed è immediatamente efficace. Porta immediatamente benefici anche nei bilanci familiari. E’ attuabile nei comportamenti individuali ed in quelli di gruppo.
Dai. Diciamocela tutta. Non possiamo pensare di salvare la Terra senza cambiare paradigmi di comportamento. Tutti. Se si crede nella necessità di salvare il Pianeta, se si sfila nei cortei della protesta, se chiediamo ai potenti provvedimenti per salvare la Terra, dobbiamo essere consapevoli che stiamo chiedendo una cosa necessaria che però costa qualche cambiamento dei nostri stili di vita. Non possiamo pensare che se qualche sacrificio va fatto, questo debba essere fatto solo dagli altri.
E’ profondamente sbagliato, eticamente scorretto e assolutamente farisaico.
