Reach out touch faith è il titolo della mostra personale di Alessandro Fogo (Thiene, 1992) alla Fondazione Coppola ed è la prima esposizione di uno dei pittori italiani più rappresentativi della sua generazione a Vicenza, sua città d’origine. La mostra include una serie di lavori realizzati negli ultimi tre anni, selezionati da Fogo in una inedita combinazione che percorre i quattro piani del Torrione, sede della Fondazione, a costruire una partitura capace di mettere in luce alcuni aspetti emblematici della sua pratica. Le immagini di Fogo costituiscono un universo sottilmente eteroclito: convivono in esse elementi dai forti richiami simbolici (madonne nere, figure demoniache, statue votive e animali) difficilmente descrivibili in modo univoco, che sembrano portare l’osservatore nel territorio del sacro, e una dimensione intima e quotidiana da cui questi oggetti e forme sembrano emergere, come se lo spazio dell’apparizione, dell’epifania, si delineasse all’interno di luoghi ordinari e domestici. Reach out touch faith, titolo che deriva da una canzone dei Depeche Mode, allude proprio a questo movimento di avvicinamento e contatto con il sacro, a cui l’artista sembra approdare attraverso un processo di costruzione e definizione dell’immagine non programmato o progettato a priori, ma che si svolge tutto all’interno dell’esperienza di realizzazione di ogni singolo dipinto. “(…) Una sfera sacra e mitica all’interno della quale si muove il mio lavoro, qualcosa che riguarda un altrove, un altrove che non è un altro luogo, ma che risiede, sta nelle cose. Voglio dire: come avvertiamo il sacro nella quotidianità? Come si manifesta il sacro nelle cose che ci circondano? Perché certe determinate cose manifestano un’aura che altre non hanno? Queste domande credo sostengano molti miei lavori”, ha dichiarato l’artista in una intervista recente.
Quello descritto nei dipinti di Fogo è inoltre uno spazio angusto da cui le figure sembrano nascere per emanazione, di sovrapposizioni e ibridazioni tra forme eterogenee che, anziché disporsi in profondità, convivono in un primo piano molto ravvicinato: così le figure, toccandosi e sovrapponendosi, possono anche apparire in modo parziale, per porzioni e frammenti. È quello che avviene, ad esempio, in un lavoro come Madonna nera e corvi bianchi (2021), dove, nel turbinio prodotto da un volo di corvi, appare un frammento di testa, o statua, di una madonna nera che ricorre in diverse immagini di Fogo; o ne Il potere della donnola (2020), dove un dialogo segreto tra una donnola e una maschera dalle fogge diaboliche e demoniache, sembra avvenire in un salotto, in un placido interno borghese, di notte. È inoltre il modo dei dipinti di inquadrare le immagini a suscitare un senso di enigmatica incompiutezza, con figure che di frequente escono dai bordi, come in The Wrong Offer (2023), segreto rituale di offerta votiva che sembra svolgersi in uno spazio domestico e ha per protagonista una donna, il cui volto è tagliato dal campo visivo, dal bordo superiore del quadro. Il senso di apparizione, infine, è come rilanciato dalla gamma cromatica di ognuno dei dipinti in mostra. La tavolozza di Fogo è ricchissima, ma ogni lavoro sembra accordarsi a un tono dominante, subendo una specie di viraggio dal sapore cinematografico: se certe gamme di verdi e blu, ad esempio, sembrano delineare le figure all’interno di una visione notturna, le gamme di rossi di dipinti come Eclissi e girasoli (2022) e Idol Burning Itself (2023) amplificano l’effetto straniante e vagamente allucinato delle immagini. La mostra è accompagnata da un testo critico di Davide Ferri.
Alessandro Fogo (Thiene, 1992)
Vive e lavora a S. Benedetto del Tronto (AP). Nel 2017 consegue il Master in pittura presso la Royal Academy of Fine Arts di Anversa in Belgio, dopo essersi laureato in Arti Visive allo IUAV di Venezia nel 2016. Tra le mostre personali di rilievo: Mythos, Palazzo Buonaccorsi Museum (Macerata, IT, 2023); Black Morning, 2 person show with Paola Angelini, Lyles&King Gallery (New York, USA, 2022); Skins and leathers, PM/AM Gallery, (London, UK, 2022); Alla luce del sole, un attimo prima di spegnersi, Galleria Annarumma (Napoli, IT, 2021). Mostre collettive selezionate: Pittura Italiana Oggi, curated by Damiano Gullì, Triennale Milano (Milano, IT, 2023); Dreamcatcher, Beacon by Paulina Caspari (Munich, GE, 2022); What Now?, PM/AM Gallery (Londra, UK, 2022); 07, PM/AM Gallery (Londra, 2021); Domani Qui Oggi, Quadriennale di Roma, Palazzo delle Esposizioni (Roma, 2020); Se in una notte d’inverno un viaggiatore, galleria MAMOTH (Londra, 2020).
Premi: 2023, Premio Pannaggi/Nuova Generazione, Palazzo Buonaccorsi, Macerata, IT; 2020, Accademibac, Quadriennale di Roma, Palazzo delle Esposizioni, Roma, IT; 2019, 1st Painting Prize, Combat Prize, Museo Civico G. Fattori, Livorno, IT; 2018, 1st Painting Prize, Arte Laguna Prize, Arsenale di Venezia.