Nato nel 1944 in provincia di Venezia, il maestro nel 1963 inizia a dipingere influenzato dalla pittura astratta e suggestionato dalle icone bizantine. La sua è una pittura dal clima vagamente novecentista in cui gli oggetti appaiono sospesi in una dimensione metafisica. Nel corso dei primi anni duemila sente l’esigenza di abbandonare le consuete forme espressive per orientarsi verso tematiche sempre più astratte e via via più rarefatte e indefinite, indagando anche altri materiali espressivi come il vetro di Murano. Esegue personalmente le sue piastre che a volte vengono fuse ed eventualmente rielaborate assieme ai maestri più rappresentativi di Murano.
L’artista, considerato oggi uno dei più interessanti interpreti nell’arte del vetro, porterà nel capoluogo berico un’esposizione mista di pittura e scultura. La pittura, da sempre fonte di ispirazione per le opere in vetro, è diventata via via protagonista e grazie “ad un segno più ampio, nero a pennello, immediato e gestuale, erompente da momenti di pura concentrazione, anima le grandi tele preparate a gesso in un’ardua ricerca di sintesi e di equilibrio tra gli spazi chiari e gli spazi scuri”, lascia lo spettatore incantato più dall’assenza che dalla presenza, più dal vuoto che dal pieno.
La mostra dal titolo Wabi Sabi, parola e filosofia giapponese che l’artista sposa, svela la bellezza frutto dell’accettazione della transitorietà e dell’imperfezione delle cose, un’estetica che si sta facendo strada anche in Occidente. Una mostra da non perdere dove l’Oriente e l’Occidente, filosoficamente, si incontrano e si mischiano, in un continuo equilibrio instabile che arricchisce chi le si avvicina.
And Art Gallery
Contra Frasche del Gambero 17, Vicenza. Dal 9 al 30 Marzo 2024.
Aperta dal martedì al sabato.
Orari: 9.30-12.30 16.00-19.30