Una settimana fa abbiamo presentato due nostre proposte ai 7 candidati a sindaco di Vicenza. Due proposte concrete, fattibili, mirate a fare rete e a crescere la partecipazione sia quantitativa che qualitativa del pubblico alla vita culturale vicentina. Oggi, dopo 7 giorni, pubblichiamo qui le risposte che ci sono arrivate. Su 7 candidati, ci hanno risposto in 4, e ci spiace che tra i tre “assenti” ci sia proprio il sindaco uscente.
LUCIO ZOPPELLO
Ciao Marco,
trovo molto interessanti le proposte formulate che pertanto mi sento di condividere e in futuro di sostenere.
Un cordiale saluto
GIACOMO POSSAMAI
PRIMA PROPOSTA:
Si tratta di una ottima proposta culturale, attraverso cui far lavorare assieme le numerose realtà culturali che operano nel territorio. I teatri di quartiere, che a Vicenza sono molti, devono trovare una adeguata valorizzazione nei progetti culturali della città.
Poi la declinazione potrà essere variata di anno in anno, affrontando temi diversi, non solo legati al passato, ma anche ai fenomeni culturali emergenti. In un paradigma che si ripete, uguale ma diverso, nelle forme e nei contenuti di anno in anno. Ove i diversi mondi della cultura si confrontino in un progetto di lavoro comune ma rispettoso delle specificità di ogni realtà.
SECONDA PROPOSTA:
Affrontare il problema del degrado in Campo Marzo, è un impegno per la prossima amministrazione. Prendendo anche atto che le tesi legate solamente alle politiche di sicurezza e controllo, proposte dalla attuale amministrazione, hanno fallito, perché Campo Marzo non è oggi un posto percepito come frequentabile dalla popolazione.
Quindi al netto del fatto che stiamo parlando di un parco storico, tutelato da una apposita legge dello Stato, e che quindi ogni proposta di modifica con interventi strutturali andrà valutata in sede di soprintendenza, e che il valore storico del parco andrà preservato da modifiche strutturali troppo invadenti, è chiaro che è un impegno della futura amministrazione restituire il parco, ora alla mercé di spaccio e degrado, ai cittadini. Molti sono gli interventi da fare, sia rispetto alla questione sicurezza, sia rispetto alla questione di una offerta di spettacolo ed intrattenimento culturale, che non necessariamente necessità di strutture fisse.
Ogni intervento strutturale, debitamente concordato ed approvato, dovrà in ogni caso essere rispettoso, in modo rigoroso del contesto in cui si trova. E quindi va valutato con estrema prudenza.
Però sono certo che alcune cose vanno fatte. Campo Marzo va occupato con attività interessanti, sia sul piano dell’intrattenimento che della cultura tutto l’anno, in modo che la presenza costante di cittadini interessati allontani il degrado e lo spaccio di droga.
EDOARDO BORTOLOTTO
Credo siano due proposte realizzabili, la prima anche in tempo quasi zero. Per quanto riguarda la seconda, nel solco del nostro programma visto che ho più volte detto che pensiamo ad interventi strutturali sul lungo periodo per rendere attrattiva Vicenza tutto l’anno, creando una forte identità e limpida immagine di città d’arte e culturale non inferiore ad altre realtà nazionali e soprattutto venete.
CLAUDIO CICERO
Gentile Direttore,
La ringrazio per avermi interpellato chiedendomi un parere sulle Sue interessanti proposte che, lo dico subito, mi vedono convintamente favorevole ed interessato. Ho discusso nel merito assieme ai candidati della mia lista e, con loro, mi permetto di formulare le seguenti osservazioni.
1 – L’idea di trovare un fil rouge che colleghi iniziative culturali diverse seguendo una logica storica, filologica o anche, semplicemente ed onestamente, didattica e formativa è ottima. Mai come in questi ultimi anni si sente infatti il bisogno di “ritornare ai fondamentali”, senza inutili spocchie intelletualistiche. Ed è anche importante che questo processo di armonizzazione dei temi si declini poi con la massima “dispersione” sul territorio, coinvolgendo i quartieri e le comunità. Mi premetto di suggerirle anche un coinvolgimento delle scuole, sia come “fornitrici di spazi”, sia come, soprattutto, sorgenti di “prodotti culturali”. Fare rete, certo, e speriamo finalmente con i fatti e non con le chiacchiere.
2 – Le assicuro che su Campo Marzo siamo in perfetta sintonia. Per riportare ordine, bisogna prima di tutto riportare vita. Non sarà facile, soprattutto nei mesi invernali. Ma d’estate, ad esempio, perché non pensare anche a proiezioni cinematografiche all’aperto? O conferenze ed incontri con artisti e scrittori come quelle che vengono proposti in molte località di villeggiatura? Nessuno ha bacchette magiche in tasca e nessuno può pretendere di trasformare Campo Marzo in un pezzo di Eden. Ma quantomeno sarebbe opportuno definire una strategia e muovere i primi passi. Con l’augurio di poter riprendere il discorso da Sindaco, La saluto cordialmente e La ringrazio per l’attenzione
Claudio Cicero