Come soggetto culturale abbiamo deciso di dire la nostra in questa campagna elettorale. Non entriamo nel merito dei programmi e tantomeno dentro alla bagarre, ma ci limitiamo a consigliare due proposte concrete che, secondo noi, potrebbero essere fattibili ed interessanti. Abbiamo inviato via mail il testo che leggete qui sotto a tutti e sette i candidati a sindaco di Vicenza e la settimana prossima pubblicheremo i commenti che riceveremo da ognuno di loro. Intanto, buon voto a tutti.

Vicenza, 2 maggio 2023
Un saluto a tutti i candidati a sindaco di Vicenza.
Noi siamo un magazine culturale nato nel settembre del 2021 e che in questo arco di tempo è arrivato a pubblicare più di 700 articoli diventando una piccola ma autorevole voce nel panorama culturale di Vicenza e provincia. In occasione delle imminenti elezioni amministrative per rinnovare il consiglio comunale di Vicenza, desideriamo proporvi due nostre idee inerenti alla progettazione culturale della città. Due esempi di azioni concrete che mettono assieme temi a noi molto cari: divulgazione, crescita culturale collettiva, recupero degli spazi attraverso la cultura, creazione di una rete.
Queste le proposte:
CALENDARIO TEMATICO ANNUALE
Teatri (comunali e di quartiere e privati) e spazi espositivi e performativi (gallerie, associazioni, ecc…) hanno loro programmi che, giustamente, si calano sulle singole identità e propongono stagioni per il loro pubblico, a seconda della storia del luogo e delle direttive della direzione artistica. Quello che noi suggeriamo è di creare, all’interno di ogni programmazione, un’ulteriore stagione che sia trasversale e si sviluppi in ogni spazio o almeno in più spazi possibili. Per fare un esempio concreto, pensiamo ora ad una stagione che abbia come tema il Romanticismo. Potremmo avere una quindicina di eventi in altrettanti luoghi. In ordine cronologico, partendo, ad esempio, da un incontro in cui si spiegano le tematiche estetiche e filosofiche del Romanticismo, con relatori di calibro nazionale, tenuto al teatro Astra. Poi concerti per solo piano con musiche di Chopin e Schumann al Teatro Olimpico. Opere di Verdi o Wagner (La forza del destino o il Tristano e Isotta) nella sala grande del Comunale, il teatro romantico di Keats o Byron allo spazio Bixio o al Kitchen, spettacoli nei teatri di quartiere, esposizioni di quadri del periodo presso le galleria d’arte cittadine, e, per finire, una mostra in Basilica che includa ogni settore dell’arte romantica e di quel periodo ottocentesco. Ogni evento accompagnato da un’introduzione esplicativa e una sorta di libretto “dispensa” per il pubblico. Ci sarebbe quindi un cartellone unico sul tema, che il pubblico può seguire da ottobre a maggio come in un corso di studi. Si potrebbero immaginare biglietti unici o singoli a prezzo speciale. Ogni anno si proporrebbe un tema diverso con l’obbiettivo di aprire a sempre più realtà del territorio. Lo scopo è molteplice: favorire in maniera attiva la divulgazione culturale offrendo una sorta di scuola ai partecipanti in modo da crescere un pubblico critico e consapevole. Aiutare ogni teatro, associazione o operatore culturale a creare rete e ad interagire con le altre realtà e quindi con gli altri pubblici. Attirare gente da fuori città comunicando l’iniziativa nel modo corretto e sottolineando l’unicità della proposta.
RIQUALIFICAZIONE CAMPO MARZO CON SITO CULTURALE
L’esempio esiste già e si chiama Parco Fornaci. Un luogo in cui la presenza fissa di un bar, di una pista per skate e di eventi per almeno 5 mesi l’anno, hanno portato ad una vera bonifica del sito. Campo Marzo, sia chiaro, presenta caratteristiche diverse. Molto più grande, non recintato, e con ormai abituale presenza di tossici e spacciatori. Ma quel che noi pensiamo è ugualmente un’azione molto simile a quella di Parco Fornaci, solo più estesa e presente. Proponiamo di creare due strutture permanenti che si possano coprire durante i mesi invernali e in caso di maltempo. Una con un locale che si darebbe in affido tramite bando, collegata a una seconda con uno spazio per concerti, spettacoli teatrali e altro. Si ipotizza una sorta di circo stabile oppure un’anfiteatro artificiale. Ci sarebbero eventi almeno 5 sere a settimana, tra musica, teatro, cinema, incontri, spettacoli per famiglie, ecc… L’organizzazione dello spazio performativo sarebbe affidata a turno (10 giorni per) a TUTTE le realtà culturali operanti in città che dessero dimostrazione di interesse. Avremo anche qui, quindi, uno scambio non solo tra i vari attori culturali ma anche tra i vari pubblici a loro collegati. La struttura dovrebbe essere comunale. Il bar si sosterrebbe autonomamente mentre alle varie associazioni che si gestiscono lo spazio performativo non verrebbe chiesto nulla se non l’impegno sui contenuti, e a loro spetterebbe l’incasso dato dalla vendita dei biglietti.
Questo è quanto.
Noi pubblicheremo queste proposte sul nostro magazine, domani 3 maggio e aspettiamo le vostre risposte (anche brevi) entro il giorno 9 maggio per pubblicarle mercoledì 10. Vi ringraziamo moltissimo dell’attenzione e, aspettando il vostro riscontro, vi auguriamo una buona fine di campagna elettorale.
La redazione di ViCult.
Direttore Editoriale Marco Ghiotto