È uno spettacolo molto atteso, il settimo del 75° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza,
“Domani nella battaglia pensa a me”, direzione artistica di Giancarlo Marinelli, una nuovissima produzione
di cui il Direttore Artistico firma anche la regia. A confermare l’impronta forte e storicizzata che ha
caratterizzato l’edizione 2022 degli spettacoli dell’Olimpico, con un orientamento a testi “classici” molto
contestualizzati nella contemporaneità e molta scrittura del ‘900, ecco un altro caposaldo della letteratura
drammatica (e non solo) del secolo scorso: si tratta de “La Voix humaine” di Jean Cocteau con Sophie
Duez nel ruolo che è stato di Anna Magnani, Anna Proclemer, Sophia Loren, Tilda Swinton (solo per citare le interpretazioni più celebri), regia di Giancarlo Marinelli, multivisione di Francesco Lopergolo, una produzione Enfi Teatro e Teatro Ghione di Roma – al Teatro Olimpico di Vicenza in prima assoluta – venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 ottobre alle 21.00. Lo spettacolo sarà rappresentato in lingua originale, in francese, con i sopratitoli in italiano.
“La Voix humaine” che sarà presentato all’Olimpico, è una sorta di opera in prosa sul famosissimo monologo dell’abbandono, tutto al telefono, di una donna che parla per l’ultima volta con il suo amore perduto. Protagonisti la disperazione assoluta, e tutto il dipanarsi delle sue sfumature con lei, un personaggio senza nome, nella sua camera da letto, ed un cane che assume via via le sembianze di un lupo; lei che parla, soffre, scava le trame del suo dolore quasi guardandosi allo specchio, in una messa in scena che parte da quella solitudine per moltiplicarla all’infinito e per giungere ad una ricchezza estetica di elementi teatrali, in una fusione di discipline e modalità espressive che mira ad un risultato unico e irripetibile.
“Siamo di fronte a un lavoro in cui contemporaneità e classicità si saldano con grande naturalezza. La
contemporaneità sta nelle pause, nei silenzi, nella sequenzialità frammentata e sospesa che caratterizza
l’intera scrittura drammaturgica dell’opera; mentre la classicità sta in alcuni elementi peculiari, come le
continue interferenze che attraversano la linea telefonica, assimilabili a una sorta di coro estemporaneo. E i passaggi più alti della drammaturgia classica sono quelli in cui gli uomini si rivolgono a qualcosa o a qualcuno che sentono ma non vedono: gli dei, il cielo, il soffio eterno che li sovrasta e determina” (Giancarlo Marinelli).
Il testo, nella sua versione originale, e la musica contemporanea che lo accompagna, scavalcano la quarta
parete; in questa battaglia, il pubblico dovrà decidere a chi pensare; se a quella parte di sé che è stata
abbandonata o a quella che ha abbandonato. Le multivisioni di Francesco Lopergolo contribuiranno a creare un immaginario indimenticabile della narrazione tragica amplificando il viaggio emotivo della protagonista, mentre i costumi con le applicazioni air-bag D-Air Lab, andranno a rafforzare il valore della contemporaneità orientata al futuro, con proposte totalmente innovative in cui moda e tecnologia all’avanguardia entrano a pieno titolo nel mondo dell’arte e del teatro con creazioni uniche. L’immagine di Sophie Duez è curata da Diego Dalla Palma con la collaborazione di Laura Milan. Gli altri crediti dello spettacolo: disegno luci a cura di Gianluca Cioccolini, assistente alla regia Giulia Pelliciari, maestri di artificio scenico Maria Toesca e Nicolò Diana, con la partecipazione di Camilla Diana.