“Il passato si allunga, il futuro si accorcia, il presente si muove in un senso solo. Il calendario è puntato contro di te e ti spara raffiche di settimane che ti invecchiano a morte”. Così diceva il grande Marcello Marchesi. Ogni anno ne passa uno e ad ogni fine anno si rinnova l’appuntamento con il calendario nuovo. Quello di Gabriele Scotolati è arrivato alla sua 46esima edizione. Il primo fu nel 1986 (in certe annate ne ha prodotti più di uno) e l’ultimo chissà quando sarà. Scotolati è artista senza tempo ed è buffo che proprio il tempo, scandito, diviso in giorni e mesi, sia parte integrante della sua vita di disegnatore fantasioso e fantastico, di saltimbanco situazionista e giocoso disvelatore delle miserie altrui. Sempre e solo per scherzare, perché si può, anzi si deve scherzare su tutto se si è persone serie. Come quando si inventò una crisi di governo a Palazzo Trissino e distribuì, da moderno strillone, un foglio a nome Giornale di Vicenza che riportava la notizia della destituzione di Corazzin e la conseguente elezione di Mariano Galla a sindaco. Da quella ormai famosa burla, parte il calendario 2024 di Scotolati. E per l’ennesima volta si entra nel suo mondo dove tutto è deformato, colorato, surreale. E c’è davvero tanto materiale in questo nuovo sforzo che abbellirà le case di centinaia di vicentini. Oltre alle solite uniche caricature, ci sono notizie, massime, proverbi, racconti, tutto rigorosamente falso, o per meglio dire, alterato. Tutto rigorosamente appartenente al mondo di Gabriele Padoan Scotolati.
I temi principali sono tre: il passato, con gli esponenti politici vicentini più noti degli ultimi decenni, “l’orso Dino” e la storia dell’orso che si aggirava nell’altopiano e della puntuale incursione scotolatiana che fece pure tanto baccano mediatico, e poi il presente, con gli attuali protagonisti in sala bernarda e la fantomatica “marcia su mosca”, altra ideale avventura del nostro. In totale abbiamo ben 56 personaggi e 120 “frasi non celebri” tra cui ci sono vere e proprie gemme di una saggezza popolare e bambinesca degna dei più grandi umoristi d’un tempo e che sarebbero piaciute molto ad Achille Campanile.
Il 2023 ha visto il “maestro” (forse non gradirà ma per noi tale è) realizzare anche dei murales dedicati alla città e dedicarsi alle celebrazioni per l’imminente centenario del carnevale di Malo. In questi giorni e per tutta la durata del periodo festivo, troverete Scotolati in giro per la città a vendere il suo calendario, che comunque potete tranquillamente acquistare anche nelle edicole e nelle librerie. Ed è sempre un regalo da farsi per portarsi a casa quella Vicenza che sa ridere su di se in maniera schietta, trasognata e libera. Dio ci protegga Gabriele.