Per il centenario dalla nascita del mecenate Giuseppe “Boso” Roi, ad Ailey II sarà offerto l’onore di svelare il sipario del Teatro Comunale di Vicenza, accendendo la lunga stagione tra le arti del principale teatro del capoluogo. Domenica 5 novembre alle ore 20.45 sarà il germoglio giovanile della Alvin Ailey American Dance Theater, la Ailey II per l’appunto, ad esibirsi a Vicenza con un’esclusiva per il Veneto, all’inizio della loro tournée nella penisola e portando nei teatri il nome di una compagnia che è emblematica della grande danza americana. La XXVII edizione di Vicenza Danza raccoglie i frutti della migliore esperienza coreutica d’oltreoceano con questa compagnia che, dal 1974 diretta da Sylvia Waters, non solo crea spettacoli, ma si fa comunità culturale con iniziative e corsi offerti a più livelli di danzatori. Saldamente impostata sul sentimento della danza afroamericana, è da considerarsi ormai come una compagnia di tradizione che passa di mano ai nuovi coreografi rinnovandosi nei contenuti. Regola che vale anche per Francesca Harper, la coreografa delle due compagnie di Alvin Ailey e insegnante della Ailey School, una detentrice dei valori del coreografo che diede il moto a questo circolo di stelle. La missione del suo fondatore, desideroso di “guardare al futuro, dispensare energia, far confluire e crescere talenti”, nacque tra le note della musica blues e spirituals, affrontando pioneristicamente i temi della discriminazione razziale e della lotta per l’emancipazione delle minoranze.
I quattro capitoli di questa storia sono rappresentativi del corposo repertorio degli Ailey: estratti dal chiaroscurale Enemy in the Figure, del coreografo William Forsythe con la musica di Thom Willems, che richiede significative doti interpretative, da giocarsi sulla partitura elettronica con percussioni e ritmo sostenuti.
Seguono le atmosfere di Freedom Series, con la coreografia della Harper, che indaga come la memoria può influenzare il futuro. I costumi dello stilista Elias Gurrola vestono il mix acustico ed elettronico per altrettante variazioni emotive.
Una breve pausa anticiperà The Hunt, sei uomini per una coreografia di atletico virtuosismo, nell’immaginario primitivo della caccia che riceve gli echi ancestrali delle percussioni di Les Tambours du Bronx. A questo rito virile, si agganciano contaminazioni d’arti marziali, di riti gladiatori e dalle discipline sportive.
Il finale è Revelations di Alvin Ailey, correva l’anno 1960, e ad oggi rimane la coreografia iconica della compagnia, vero capolavoro della modern dance a stelle e strisce, oltre che veste perfetta per il manifesto artistico dell’ideatore. Dolore profondo, gioia spirituale dell’anima per un giacimento di valori afroamericani che non dimenticano, in fondo, che nelle difficoltà rimane accesa la speranza.
Per comprendere a fondo questo corredo di valori che si fanno partitura danzata, Elisa Guzzo Vaccarino anticiperà l’inizio dello spettacolo alle ore 20, con l’Incontro con la Danza negli spazi del Ridotto. Critica, docente, storica e redattrice per la Danza, Guzzo Vaccarino porterà al pubblico del TCVi le proprie riflessioni per questo radioso universo motivo chiamato Alvin Ailey.
Biglietti e abbonamenti per la stagione di danza e per i Luoghi del Contemporaneo sono in vendita alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza (Viale Mazzini, 39) aperta dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 18.15, oppure al telefono, chiamando lo 0444 324442 nei giorni di apertura della biglietteria dalle 16.00 alle 18.00; oppure online su www.tcvi.it. Sono previste numerose riduzioni per gli universitari o acquisti convenzionati con VI-University Card, 18App e Carta del docente.
Gli abbonati della stagione di danza e dei Luoghi del Contemporaneo del Teatro Comunale di Vicenza potranno godere di tariffe agevolate (15% circa) per assistere agli spettacoli della stagione di danza del Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale e viceversa.
Le informazioni complete su www.tcvi.it
