Questo il titolo della collettiva, tutta al femminile, che si tiene presso And Art Gallery nel mese di Dicembre. Il titolo deriva dalla riflessione sulla creazione, sul dono della vita, sulla possibilità di far nascere qualcosa di nuovo. Caratteristica che la natura ha donato all’universo femminile. Nel caso di questa mostra, le otto artiste coinvolte sono state scelte soprattutto per il loro modo diverso di creare arte.
Otto linguaggi diversi e diversi media utilizzati per esprimere emozioni, conoscenza, suggestioni, denunce e poesia. La galleria è stata impostata in modo che le artiste avessero delle pareti per poter decidere quanti lavori proporre.
Si va dalla proposta dell’artista Ivana Galli, che mostra il corpo di donna, attraverso l’obiettivo fotografico, assieme al cibo (che mangiato si trasformerà, in parte, in quel corpo). Varie forme e dimensioni, vari modi di valorizzare il corpo femminile attraverso una serie ricca di suggestioni. Grazia Azzali propone i suoi coloratissimi totem, idoli che riportano al visibile l’invisibile. Immagini eidetiche, proiezioni mentali vivide e dettagliate con acceso cromatismo che lei riesce a portare in forma di oggetto. Roma, Londra, Barcellona, Buenos Aires… Ilaria Facci, grazie al suo girovagare, porta una proposta di difficile collocazione geografica ma intrisa della pittura classica italiana. Autoscatti prodotti con fondali, carta, plastica e altro che fermano un momento della scenografia di cui l’artista fa parte. Opere fotografiche su plexiglass che riportano però alla scuola di pittura italiana del rinascimento. La giovanissima Najsa Dishnica propone i suoi lavori informali densi di forza ed eleganza come raramente si ha la possibilità di ammirare nel panorama dei pittori contemporanei. Con già all’attivo mostre internazionali l’artista sta intraprendendo, dopo l’Accademia, una carriera con prospettive molto interessanti. La Pop Art digitale di Svetlana Fabrikant invade la parete con i colori ed i riferimenti culturali del nostro contemporaneo. Pronta per sbarcare, in contemporanea con la mostra, a Miami, l’artista che si sposta tra Francia ed Italia sorprende ancora con un Neo Pop tutto da ammirare. Dalila Crotti, in continuità con la personale appena terminata, propone le sue opere in 3D fatte sovrapponendo strati di pelle (sintetica ovviamente) in modo da creare un oggetto che interagisce e cambia con il gioco di luci ed ombre. Vittoria Rutigliano, in contemporanea con una importante mostra personale a Torino, decide di partecipare a questa mostra portando la nuova serie dorata. Serie dorata che si pone come la punta di diamante di questa fantastica artista in cui la realizzazione artistica nasce da una situazione di effettiva irrazionalità, una esaltazione della ragione per cui i fenomeni, altrimenti statici e cristallizzati delle immagini dei media, si “sbloccano” ed acquistano una nuova valenza significativa ed immaginifica. Dalla strada arriva invece il linguaggio di Freak of Nature, conosciuta per le sue incursioni artistiche nelle vetrine dei negozi sfitti di tutte le città del Veneto. In questa mostra, l’artista presenta delle opere che non sono altro che gli studi fatti nel suo atelier per le realizzazioni in the road. Un ciclo dove la natura, le piante, rimane assoluta protagonista.
Una mostra, imperniata sulla sensibilità e creatività femminile, da non perdere. Fino al 31 Dicembre presso And Art Gallery, contra frasche del gambero 17, Vicenza.