Torna il Festival di Fornaci Rosse che nasce ormai dieci anni fa e conserva le stesse motivazioni: dare uno spazio alla sinistra senza settarismi e con pluralità e approfondimento sia politico che culturale aprendo alla società civile. Il tutto mischiato a socialità e quindi a concerti e postazioni bar.

L’organigramma di Fornaci Rosse vede Elisabetta Nardin nel ruolo di presidente e poi un comitato esecutivo di cui fanno parte molte persone, Lorenzo Valè, Lorenzo Longo e Giuseppe Rigobello con cui scambiamo due parole.
“In questi dieci anni la città è cambiata, così come il paese, e contestualmente abbiamo una sinistra molto frammentata che fa fatica a trovare delle battaglie con cui sfondare. In questo contesto ci inseriamo cercando di trovare contenuti e dare impulso a riflessioni interne alla sinistra vicentina e dall’altra parte cerchiamo di arrivare a persone culturalmente diverse da noi. Importante è trovarsi a discutere ma anche portare avanti battaglie oltre i nostri confini culturali”.

L’appuntamento che si rinnova per la decima è sicuramente di livello nazionale. Ad artisti come Andrea Pennacchi, si alternano figure di spicco nel panorama politico italiano come Luigi De Magistris, Alessandro Zan, Andrea Orlando e l’ex premier Giuseppe Conte. Ma non solo politica. Oltre a Pennacchi ci saranno attori come Pino Costalunga, il fumettista Claudio Calìa, il filosofo Paolo Vidali e il conduttore Massimo Cirri direttamente da Caterpillar. Il mondo è quello della sinistra-sinistra che, come si può notare, dialoga anche con forze come i cinquestelle che destano più di una perplessità anche all’interno del comitato delle Fornaci, ma l’obiettivo è il confronto e quindi l’allargamento degli orizzonti è visto come positivo.

“Nei dieci anni abbiamo avuto Landini, Camusso, Bersani, D’Alema, Fratoianni – dice Giuseppe. Il nostro gruppo è cresciuto molto e abbiamo avuto anche un importante ricambio generazionale. Lavoriamo tutto l’anno. Al di là dei dibattiti in sé c’è il luogo che ormai è diventato un punto di riferimento. Il quartiere è fondamentale e quest’anno discuteremo col comitato che ha dato vita al parco fornaci e il comitato pomari. Il legame col quartiere è importantissimo. Quest’anno è ovviamente influenzato dalla campagna elettorale che ci ha spiazzati perché abbiamo dovuto cambiare il programma in corsa. Siamo uno spazio di informazione e quindi ci pareva giusto dare spazio alle voci che portavano i temi che ci interessano”
Ecco quindi il programma dell’edizione 2022. Da ricordare che la parte musicale si svolgerà presso il palco di Fornaci Estate.