Cultura del Green significa prima di tutto cultura della verità.
C’è green e green. E ci sono anche le bugie. Ci sta anche il Green per convenienza. Va bene anche quello. Purché sia vero. Si fa di necessità virtù. Il tempo a disposizione per cambiare abitudini e salvare il Pianeta è poco. Se produrre rispettando l’ambiente è una scelta motivata da una spiccata sensibilità, obbligata dal rispetto di normative oppure solo piegata a opportunità di marketing, poco importa. Purché sia davvero green.
Ma quanti sono i Green fasulli? Quanti i bla bla bla della pubblicità? Noi di Vicult.net ce lo chiedevamo da parecchio tempo. Se ne sta occupando da tempo anche L’Unione Europea. Bene! Finalmente Bruxelles prepara un giro di vite sui parametri in base ai quali stabilire se gli investimenti sono davvero green. Chi ha voglia di scherzare con la credulità popolare dovrà fare i conti bene. La sostenibilità usata solo per attrarre clienti, in gergo chiamata greenwashing, l’ecologia di facciata, sarà controllata e penalizzata.

Secondo un’analisi di fine agosto della Ong Influence Map, sono equivoci molti dei finanziamenti collegati a questioni ambientali, sociali e di governance (Esg), che in meno di 20 anni sono arrivati a superare i 30mila miliardi di dollari. Addirittura il 71% dei fondi Esg sul mercato non sono allineati all’accordo di Parigi. La Commissione Europea sa bene che gli investimenti privati servono al Green Deal. L’Unione Europea investirà circa 350 miliardi di euro in più ogni anno nel decennio 2021-30, rispetto al decennio precedente, per raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici che si è fissata. E’ necessario che gli investimenti su clima e ambiente siano credibili. Dal 2018 Bruxelles sta redigendo un protocollo di criteri tecnici sulle informative, le metodologie di misurazione della sostenibilità e gli standard propri per i Green Bond e la classificazione degli investimenti «verdi». Sull’ambiente non possiamo più scherzare e nemmeno dire bugie. La Natura ha grandi difese, accetta molte stravaganze umane, ma non si accontenta delle apparenze. E non sopporta i sotterfugi. Vietate le bugie. Si devono comportare bene le Nazioni, non possono sgarrare nemmeno i privati. Chi vuole fare il furbo, più furbo degli altri, va smascherato. Se dalla Cop26 di Glasgow venisse una spinta in tal senso, sarebbe la benvenuta.
