Letture in corso al Palladio Museum

Riprende nel nuovo anno al Palladio Museum – Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio | Palladio Museum, “Letture in corso”, la serie di presentazioni di monografie, studi e approfondimenti sui temi dell’architettura, della storia dell’arte e della civiltà, inaugurata in occasione del decennale del museo. Nel corso degli incontri, storici dell’arte, studiosi, critici dialogano con il pubblico dei loro studi o delle pubblicazioni presentate. Il primo appuntamento del 2024 è in programma oggi, mercoledì 24 gennaio alle 17:30, al Palladio Museum, in contra’ Porti 11 a Vicenza: Ferdinando Rigon Forte, già Direttore dei Musei Civici di Vicenza, presenterà il volume “Storia dell’arte in Europa” a cura di Decio Gioseffi, insigne storico dell’arte di origini triestine scomparso nel 2007, una pubblicazione che vede la luce a trent’anni dalla sua stesura. Ad introdurre la figura dello studioso e i suoi rapporti con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, sarà Guido Beltramini, direttore del CISA e del Palladio Museum.

Nella “Storia dell’arte in Europa” (2023, Il Poligrafo editore e Università di Trento) finora inedita, che sarà presentata al Palladio Museum, Decio Gioseffi traccia un percorso affascinante attraverso i secoli e le epoche, dalle grotte di Altamira al Rinascimento maturo (era prevista anche una continuazione fino alla seconda metà del ventesimo secolo) – e si occupa dell’intera filiera dell’arte occidentale, a partire dal rapporto con l’eredità dell’Antico e gli scambi con l’arte del Vicino Oriente, arrivando alle eccellenze che hanno generato e contraddistinto il Rinascimento italiano ed europeo. I passaggi dedicati a collocare la produzione artistica nella società e nella storia si rivelano cruciali, offrendo una prospettiva storiografica ricca e approfondita, sicuramente innovativa per l’epoca in cui fu scritta. La modernità dell’applicazione alla narrazione storica dei fatti dell’arte di un metodo proveniente dal mondo scientifico, discusso anche nel lungo sodalizio di Decio Gioseffi con Carlo Ludovico Ragghianti, è ancor oggi affascinante e si nutre delle vaste conoscenze, non solo specialistiche, dell’autore.

Il volume – uno degli ultimi scritti dello studioso triestino – non si limita a essere un trattato accademico, ma dispiega un ampio tessuto connettivo fatto di pagine che parlano di moda, letteratura, ingegneria e tecnologia, strategia militare e storia delle lingue, un intrecciarsi di discipline e tendenze che contribuiscono a plasmare il senso estetico di un’epoca. Un’opera poliedrica e sfaccettata, anche se non così conosciuta al vasto pubblico – quella di Decio Gioseffi – che si propone di arricchire la comprensione dell’arte attraverso una visione integrata e multidisciplinare. La cura attenta di Nicoletta Zanni, già docente di Storia della critica d’arte e Museologia all’Università di Trieste e di Giuliana Carbi Jesurun, storica dell’arte e curatrice di arte contemporanea, ha reso possibile dopo tanti anni la pubblicazione di questo eccellente testo letterario destinato ad arricchire il panorama delle opere sull’arte europea. Anche le due curatrici rilevano come il tratto distintivo dell’opera di Gioseffi sia la particolare sensibilità dell’autore, in grado di rivelare una visione all’avanguardia dell’arte europea, affrontando problemi storici e artistici che ancor’oggi, risultano attuali e stimolanti.

Decio Gioseffi (Trieste 1919-2007) tra le personalità più rappresentative della cultura storico-artistica italiana della seconda metà del Novecento, fu accademico dei Lincei e presidente, dal 1980 al 1989, del Comitato di Settore per i Beni Artistici e Storici (ex Consiglio Superiore di Belle Arti) al Ministero dei Beni Culturali. Storico dell’arte noto in ambito internazionale, fu direttore dell’Istituto di Storia dell’arte medioevale e moderna dell’Università di Trieste (1964-1993); dopo la laurea a Padova in Archeologia e Storia dell’arte antica, dal 1943 fu assistente all’Università di Trieste di Luigi Coletti prima e di Roberto Salvini poi. Con “Perspectiva artificialis: per la storia della prospettiva. Spigolature e appunti” (Premio Olivetti 1957) iniziò i suoi studi pionieristici sulla prospettiva e sulla rappresentazione dello spazio nell’arte, proseguiti nel 1960 con “La cupola vaticana: un’ipotesi michelangiolesca” (Premio IN/ARCH 1962) e con la monografia “Giotto architetto” (1963).

Per partecipare alla presentazione del volume “Storia dell’arte in Europa” di Decio Gioseffi al Palladio Museum mercoledì 24 gennaio 2024 alle 17.30, l’ingresso è libero fino ad esaurimento posti disponibili.

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