Sabato 27 e domenica 28 maggio, si è svolta la rassegna d’arte organizzata dai Liberi Pensatori lungo tutta la zona Nord di Corso Fogazzaro a Vicenza. L’idea di creare, lungo tutto il Corso, un momento di condivisione artistica e non solo nasce ormai qualche anno fa quando i commercianti della zona, alle prese con una storica reticenza dei vicentini di continuare le loro passeggiate fino al termine del Corso, chiedevano ai Liberi Pensatori di inventarsi qualcosa.
Così è nato il BE_STREET, inglesisimo che antepone il verbo “to be”, essere, a street, strada, perché lo scopo del progetto è proprio quello di stare in strada, riempirla di musica, arte e incontri. Fin dalla prima edizione il BE_STREET ha avuto un vasto successo, tanto da essere ripetuto più volte, nel 2018, 2019, 2020 e 2023.
Quest’ultima edizione è stata caratterizzata dalla presenza di un’esposizione artistica dislocata nelle botteghe e bar della zona, che hanno ospitato le opere della mostra Artisti in Medicina, collettivo di studenti dell’Università di Padova che si sono cimentati nella creazione di opere d’arte figurativa e astratta.
Questa edizione del BE_STREET ha anche avuto il privilegio di avere tra le proprie fila importanti fotografi: Leo Maria Scordo, con la sua mostra “Islanda: il fascino estremo del Nord” presso Galleria Fogazzaro Arte 242 di Vicenzo Lovato, e Federico Corato con l’esposizione intitolata “I boschi allagati di Vicenza” presso Bamburger, visitabile fino a domenica 4 giugno. Due parole su questi fotografi e le loro rispettive esposizioni.
Leo Maria Scordo (sua l’opera nella foto qui sopra) è un fotografo professionista, tiene da diversi anni corsi di fotografia molto apprezzati ed è profondamente affascinato dal Nord Europa, verso il quale organizza dei viaggi-esperienza, durante i quali immortala le bellezze di un ambiente incontaminato attraverso la sua macchina fotografica. Quello che le sue foto restituiscono è il ritratto di una grandiosità primordiale: viene voglia di partire subito all’avventura!
Anche Federico Corato, al pari di Scordo, potrebbe essere fatto rientrare nel novero dei fotografi naturalistici, anche se il suo lavoro indaga anche aspetti sociali ed economici. L’esposizione, che racconta gli ultimi angoli di boschi allagati di Vicenza, topos naturale ora quasi scomparso – ma assolutamente prevalente prima dell’uomo – è anche un esperimento sociale che risponde a due domande: come era e come sarà la terra prima di noi? Qual è e cos’è la vera naturalità?
Come anticipato, il BE_STREET punta a rendere la strada protagonista: e infatti, mentre le botteghe erano animate dalle esposizioni artistiche, all’esterno il Corso ha ospitato diverse performance musicali. La prima è stata quella del vulcanico Davide Faresin, che ha eseguito alcuni pezzi del suo repertorio compreso il suo inedito in uscita il 9 giugno e intitolato “Voglia di Estate”. Un ragazzo dal cuore d’oro, Davide, sempre disposto a mettersi in gioco per Vicenza.
I secondi ad esibirsi, nel pomeriggio di sabato sono stati Diego Satura e Pégo, due giovani cantautori Vicentini che hanno suonato alcuni singoli che usciranno a breve. In particolare, Pégo ha presentato il suo progetto di debutto “I fiori sbocciano tutto l’anno”. Il concept si sviluppa in quattro canzoni, una per ogni stagione dell’anno. “Inverno” e “Primavera” sono al momento già disponibili su tutte le piattaforme di streaming.
Poi, nel tardo pomeriggio di sabato è stato il momento della Junior band di Montecchio e Gambellara che, capitanata dalla maestra Anna Righetto e sostenuta da un vasto pubblico ha suonato presso la Piazzetta dei Carmini alcune colonne sonore insieme a brani simbolo degli anni ’70 e ’80.
Domenica è stato poi il giorno della poesia e della musica classica.
Prima è stata la volta di Giovanni Ottomano e Laxman Martin, che hanno messo in scena un momento di cultura totale. Ottomano ha condotto il pubblico in un viaggio nella poesia italiana, riuscendo a far riscoprire la profonda bellezza di alcune celebri composizioni che conosciamo da sempre, ma che non smettono mai di incantare. Tra una poesia e l’altra, Martin, con il suo violino e talento, regalava al pubblico alcune tra le arie più famose Johannes Sebastian Bach.
Il tardo pomeriggio di domenica ha visto invece il Duo Cosmos, di Maristella Diquattro e Anna Bozzetto, duo di pianoforte e mandolino che ha deliziato il pubblico con una selezione di brani classici e moderni: l’intesa tra le due musiciste è tale che chiudendo gli occhi sembra di ascoltare un unico strumento.
Durante tutta la manifestazione centinaia di persone hanno partecipato all’evento, entrando nelle botteghe e nei bar, o anche solo soffermandosi ad ascoltare i vari artisti che si sono susseguiti nella due giorni. “L’obbiettivo, ora, è quello di consorziare tutti i commercianti e le botteghe per dare continuità al progetto creando un appuntamento fisso” spiega Francesco Poli, presidente dell’associazione Liberi Pensatori, che poi aggiunge “vorrei ringraziare la grande disponibilità dei commercianti che hanno sostenuto l’iniziativa, Confcommercio Vicenza, la Parrocchia dei Carmini e la società Portofrutta; senza di loro questo evento non si sarebbe mai potuto realizzare”.