” Io cerco di non pensare mai alla morte, la morte mi fa paura ” Quante volte ho sentito pronunciare frasi simili a questa ! Eppure, evitare di pensare alla Morte non mi sembra una buona strategia di vita, perché quando arriverà il momento di incontrarla, la nostra oppure quella di chi ci sta molto vicino, non saremo preparati. Forse non si sarà mai preparati ad un evento del genere, ma un minimo di dialogo con la Morte ci preparerà ad accoglierla, a toglierci l’illusione di avere un controllo sulla Natura e sul Tempo, a conoscerla di più e quindi averne meno paura.

Ci sono molti insegnamenti che la morte può consegnare a chi si confronta con lei: la capacità di affrontare con meno ansie gli imprevisti della vita, se ci alleneremo a provare meno ansia per l’evento più imprevedibile; la intelligenza di assegnare nella vita un maggior valore alle cose che decideremo siano essenziali per noi, se sapremo determinare una reale e piena consapevolezza della nostra finitudine; la consapevolezza di accettare il dolore causato dalla morte in quanto inevitabile; il rafforzamento del dono di saper stare vicini gli altri nel loro ultimo tratto e di elaborare il nostro lutto. Grazie alla morte i vecchi lasciano il posto ai giovani, e questo ricambio permette il rinnovamento e quindi l’evoluzione. Non dico che la morte, il dolore, la perdita, il ricordo siano esperienze facili da affrontare, ma proprio per questo una certa “preparazione” può essere necessaria.