Adoro le luci natalizie della città. E, come un bambino, rimango stupefatto dalle soluzioni che l’amministrazione comunale mette in atto per gli addobbi. Ricordo ancora con molto piacere i vicoli di Vicenza illuminati da una luce rosso-porpora, un po’ vizio e un po’ virtù, un po’ Shangai e un po’ Pigalle. Sì, impressioni di dicembre, che durano poco. Perché poi ti rendi conto che sempre a Vicenza stai. Comunque, gradevole. Ma anche il grande albero solitario, recintato e un po’ storto che troneggiava all’inizio di piazza dei Signori. Un albero esistenzialista, per un Natale esistenzialista. Quasi un albero al “La nausée” di Jean Paul. Carino. Ma, a parte la stessa città, a Vicenza non c’è niente di esistenzialista. E infine mi piace anche l’isola felice inventata quest’anno dal Comune: non più un albero singolo, ma un boschetto di alberelli con davanti un enorme forziere dorato. Bellino, lui. Scenografico. Ma che significa? Non mi interessa saperlo, troppo difficile fare una disamina o scavare nei meandri della Vicentinità per trovare un simbolismo. Troppo impegnativo anche informarsi sul perché di siffatto manufatto. Però la cosa stimola la mia creatività e il mio sogno di bambino: quello di addobbare una città per Natale. Nel caso del boschetto dorato con il forziere in prima fila, la scenografia mi piace. Però io avrei fatto delle modifiche. In primo luogo, niente abeti ma palme e sotto uno strato di sabbia. Tipo isola dei Caraibi, per capirci, giusto per far rimarcare che siamo in piena emergenza climatica. A quel punto, il forziere ci sta, ma dentro al forziere avrei messo un piccolo albero di Natale addobbato. Poi avrei fatto un meccanismo, tipo carillon, che alza il coperchio del forziere e che quando il coperchio si alza, accompagnato da “Bianco Natal” suonata con l’organetto – una cover fatta magari da una band locale – l’alberello si illumina. Questo per ricordare al mondo che la città di Vicenza è sensibile al cambiamento climatico ma anche alle direttive dell’Europa e che dentro allo scrigno del suo cuore pulsa sempre il Natale, come da antica tradizione cattolica.
Ecco. Avrei fatto così.
Però mi rendo conto che per pagare sabbia e meccanismo, sai quante multe avrebbero dovuto fare i vigili sotto Natale?
504 ORE IN VETRINA A POVOLARO: LA PERFORMANCE ARTISTICA DI ANDREA BARBIERO AL CUBO
Povolaro è frazione di Dueville, conta più o meno 3500 residenti, è un paese di quelli con la chiesa e