Ma cosa vuoi che importi un primo posto? Forse per l’albo d’oro, per le statistiche, che poi fanno comodo spesso a chi non ha altri argomenti. Ha mai vinto Sanremo Vasco Rossi? Avevano vinto il talent i Maneskin? Si, lo so, pare quella storia di Einstein che andava male in matematica a scuola. Ma no, davvero, non è una giustificazione. Meglio non vincere a volte, ti eviti le ospitate nei programmi demenziali delle tv generaliste sempre più deliranti. Ti eviti Mara Venier che ti chiede “come stai stella?” o Giletti che ti siede vicino ad un no vax e un no brain. Meglio star dietro, o appena di sguincio. Oppure, come Pietro Taricone, evitare proprio la domenica di Canale 5 e farsi una vita e una carriera propria. Il Gianmaria che si beveva gli spritz al Cancelletto deve rimanere tale. Scapigliato, dall’aria perennemente confusa, a disagio anche con se stesso. Un ragazzo di 19 anni che canta dei sucidi e lo fa con estrema credibilità e sincerità, è da difendere dall’assalto di questo mondo misero. Gianma va custodito e messo nelle condizioni di diventare, piano piano, sempre più se stesso. Altro che primo posto. Quello va bene per i Jalisse. Non che Baltimora non sia un bravo ragazzo eh. Che poi per chi ha l’età giusta, il nome Baltimora ricorderà per sempre quel tipo strano che cantava “Tarzan Boy”. Si dice che sia morto di AIDS. Ma come fai a chiamarti ancora Baltimora dopo quell’esempio massimo di situazionismo scimmiesco? Misteri dei talent. Un altro mistero è come abbia fatto Gianmaria a rimanere integro nonostante Emma Marrone. Lei, con degli abiti rubati dal guardaroba di Elton John e il vocabolario da Sora Lella in divenire. Che parla di amicizia con Battiato e commenta le canzoni di chiunque come fosse mia zia al mercato del giovedì. Mia zia, tra l’altro, che non si è mai vantata di conoscere Battiato. Emma che, guarda caso, il suo talent l’ha vinto. Era quello degli amici della moglie di Costanzo nel lontano 2010. A pensarci bene nel solo giro di 11 anni è passata da promessa a giudice. Vedi cosa ti succede ad arrivare primo? No Gianmaria, ascolta uno scemo: stai sereno che il secondo posto è una manna dal cielo. E magari mettiti a studiare. Il canto soprattutto. Perché, diciamolo, non è che hai sta capacità immensa. Più che cantare, il ragazzo biascica. Parla costantemente con i denti serrati. Lo faceva anche Gigi Riva ma quello doveva far gol, mica cantare. Per questo rap/trap/hip-hop che tanto funziona, il suo flow è anche quasi perfetto, ma non si può sentire quando affronta De Gregori o Lindo Ferretti. Ascolta me Gianma, tanto qui ci leggono in pochi: apri la bocca un po’ di più e lascia però stare i mostri sacri. Canta cose tue, che lì sei unico. Come nell’altro inedito “Senza Saliva”, con quel ritornello che ti si appiccica addosso. Ecco, lì è perfetto tutto. C’è una condizione esistenziale che esce forte dai testi di questo ragazzo. Davvero potrebbe in brevissimo tempo diventare una sorta di portavoce dei ventenni italiani. Quelli scazzati ma consapevoli, un po’ depressi ma volenterosi, arrabbiati ma diffidenti. Si capisce che a lui non viene naturale scrivere di amori o altre smancerie ma che va dritto al punto. In questo è già oltre Madame e Sangiovanni. Si, parliamo solo di Vicenza, e perché dovrebbe interessarci altro? Il tifo per il biondino nasce dal fatto che è un compaesano, mi pare ovvio. Però fosse stato un compaesano scemo, mica stavamo qui ad elogiarlo. Gianmaria diventerà un artista ed un personaggio di caratura nazionale, qui lo scriviamo e non lo neghiamo.
Goditi il secondo posto bocia, che per arrivare primo là dove conta, hai tutto il tempo e tutta la stoffa.
