Nato da un’idea di The Edge “Songs of Surrender” raccoglie 40 brani degli U2 scelti da loro e rivisitati in maniera romantica e bizzarra dove il risultato è molto altalenante. Definiamolo da tripla: 1X2. Posso dire che, dopo averlo più volte ascoltato, si possono dividere in 3 categorie i brani rivisitati:
–Inutili (ma cmq fatte bene): ovvero versioni già fatte o rifatte in maniera insensata: who’s gonna ride your wild horses, I still haven’t found, Bad, Stuck in a moment, All I waint is U, Walk on, Until the end, One, 11 o’clock, Follow, Sunday)……perche? Inutili perché hanno tolto di fatto spazio ad altre canzoni
del “Golden Age of U2”: War, Unforgettable, Joshua. Penso a A sort of Homecoming, Drowning Man, The
Unforgettable Fire, Like a song. Provate ad immaginare Promenade piano e voce e visti i tempi che stiamo
passando non pensare a Seconds….e altre volendo ancora. –Terribili: Vertigo, The Miracle (of J. Ramone), veramente brutte. –Interessanti: molte per fortuna: Stories for boys, Desire, Pride, The Fly, Streets, Out of control, Two hearts beat as one, Get out of your own way, 40 e anche With or without you, malgrado l’abbiamo sentita in tutte le salse, risulta molto piacevole. Qui ho citato le “storiche” che a mio avviso sono riuscite bene. Le restanti canzoni, in primo piano quelle contenute nella doppietta “Songs 4 Innocence+Experience” da me quasi saltata a piè pari risultano molto più convincenti in questa versione che in quella originale: Penso a The little things that give you away, Song for someone, Cedarwood
road, Invisible, Lights of home. Le restanti che non ho citato “poche” risultano comunque piacevoli e ben interpretate.
Voto: 6.5/10.
“Chiunque è della verità ascolta la mia voce”. La Johannes Passion al Teatro Olimpico di Vicenza.
Trecento. Gli anni che separano questa serata di assoluta bellezza dalla “prima” della Johannes Passion. La data esatta, il 7