Un 25 aprile vivissimo. Un perfetto Veltroni. Ma ancora tante divisioni.

Possibile che sul 25 aprile non ci siano mai veri toni sereni e unitari? Eppure ci sono tutte le condizioni, o almeno ci sarebbero. In particolar modo negli ultimi 3 anni, con la resistenza ucraina di fronte al tiranno russo che è la grande battaglia di libertà del nostro presente. Ma non tutti vedono in Putin il fascista perfetto del ventunesimo secolo. E pochi temono che un regime possa pure tornare qui da noi, nonostante le avvisaglie chiare. Non ricordo chi abbia detto che l’Italia vive costantemente nel presente e non nel passato (ovvero la memoria) e nemmeno nel futuro (ovvero la visione, il progetto), non so chi l’abbia detto ma di certo aveva ragione. La mancanza di coscienza storica di sicuro è uno dei nostri problemi. Un altro è molto probabilmente essere usciti dalla dittatura con quella vergogna che si chiama Piazzale Loreto. Perché se è vero che c’era chi aveva ragione e chi invece aveva torto e che dopo 20 anni l’odio covato poteva finalmente mostrarsi, è anche vero che quella piazza, quei corpi appesi e violentati, sono la base di una mancata reale riflessione comunitaria. Il fascismo non finì a Piazzale Loreto che invece è il nostro peccato originale di democrazia. L’Italia per 20 anni è stata fascista, se non tutta quasi. Quando si è capito che la guerra era persa si è diventati antifascisti. E si è preteso di aver detto basta senza affrontare un vero processo collettivo. L’Italia non ha avuto la sua Norimberga. Ecco anche e forse soprattutto perché il 25 aprile è ancora quello che è: divisivo.

E le divisioni si sono viste anche nel 25 aprile vicentino. Piazza gremita nonostante il cattivo tempo, intelligentissima scelta dell’ospite speciale, impeccabile il discorso del sindaco Possamai, ma le tensioni c’erano, gli striscioni insensati pure, e qualche timore. Digos e polizia fanno il loro mestiere, non stiamo minimamente criticando il loro operato, sia detto chiaro e netto, ma vedere forze dell’ordine prelevare un distinto signore ebreo, con tanto di kippah in testa, colpevole di avere la sua bandiera ebraica affiancata a quella dell’Ucraina, è stata una scena che non avremmo voluto vedere. Quando abbiamo chiesto i motivi ci è stato detto che erano, ovviamente, questioni di sicurezza. Ma un signore di una certa età deve essere considerato un problema perché è ebreo? Deve essere costretto a nascondersi sotto la Basilica? Questo accadeva mentre molte bandiere palestinesi continuavano a sventolare in piazza e l’abbiamo fatto notare con educazione agli agenti che poi hanno allontanato i vessilli Propal, che invece, a differenza del povero e solitario figlio di Israele, erano sì lì per provocare.

Ma cosa c’entrano i Propal con il 25 aprile? Formalmente la Palestina, essendo un territorio britannico, stava con gli Alleati (Gran Bretagna, USA, URSS, ecc.). Molti ebrei palestinesi si arruolarono volontariamente nelle forze britanniche, formando anche brigate specifiche come la Brigata Ebraica. Anche alcuni arabi palestinesi combatterono con gli inglesi, ma in misura minore. Tuttavia, una parte del mondo arabo (compresi alcuni leader palestinesi) simpatizzava per la Germania nazista, per opposizione agli inglesi e per ostilità crescente verso gli ebrei. Il Gran Muftì di Gerusalemme, Haj Amin al-Husseini, divenne famoso per il suo sostegno esplicito a Hitler. Visse a Berlino durante la guerra, collaborò con i nazisti e fece propaganda antisemitica in arabo. Al-Husseini auspicava che la Germania nazista vincesse, vedendo in essa un alleato contro il progetto sionista e contro il colonialismo britannico.

Questa è la storia. L’attualità invece ci dice che hanno dovuto scortare la comunità ebraica durante la manifestazione a Milano per proteggerla dai manifestanti propal. Stessa cosa a Roma mentre a Torino sono stati cacciati manifestanti con bandiere ucraine. Siamo alla follia. Come quella di Lucia Annunziata che dice che Zelensky è un morto che cammina e il suo partito non si indigna. Per assurdo è stato più antifascista il discorso di Meloni che ha detto: “Il 25 aprile onoriamo la libertà e i valori democratici negati dal regime fascista”. Finalmente una dichiarazione inequivocabile e appropriata e questo le dovrebbe essere riconosciuto da tutti, per ricostruire, se davvero lo si vuole, un clima di confronto, anche duro, ma non di sterile scontro settario e ideologico.

Meglio Meloni di ANPI che sfila con bandiere più palestinesi che italiane e impedisce di sfilare alla brigata ebraica, che tanto fece per la nostra liberazione. O che arriva addirittura a prendersela con il PD spalleggiati da Potere al Popolo con urla come: “Fuori il PD dal corteo”, “Assassini” , “Siete nemici della lotta partigiana”. Pasolini diceva che nulla è peggio del fascismo degli antifascisti.

Che tristezza tutto questo nell’ottantesimo anniversario della liberazione. E che triste pure il richiamo alla sobrietà da parte di un governo che ha sfruttato persino la morte del Santo Padre. E che triste l’ipocrisia di chi diceva “non è il mio papa” o lo chiamava addirittura “comunista” e poi ne parla come il riferimento di un’esistenza. In tutto questo la presenza e il discorso di Walter Veltroni a Vicenza sono stati un toccasana. Veltroni è sobrio per natura, non perché chiamato ad esserlo. Il suo è stato un discorso elevato, forse un po’ troppo pacato sul tema russo, ma preciso e incisivo quando ha sottolineato la preoccupante indifferenza dilagante, madre di ogni fascismo. Commovente la presenza di Giorgio Sala e l’abbraccio con il fondatore del Partito Democratico. Dal palco quindi le cose migliori. Dalla piazza, anzi dalle piazze, un po’ meno. Ma forse lo sapevamo già.

Giugno 2025

L
M
M
G
V
S
D
26
27
28
29
30
31
1
Events for 1 Giugno
Nessun evento
2
3
4
5
6
7
8
Events for 2 Giugno
Nessun evento
Events for 3 Giugno
Nessun evento
Events for 4 Giugno
Nessun evento
Events for 5 Giugno
Nessun evento
Events for 6 Giugno
Nessun evento
Events for 7 Giugno
Nessun evento
Events for 8 Giugno
Nessun evento
9
10
11
12
13
14
15
Events for 9 Giugno
Nessun evento
Events for 10 Giugno
Nessun evento
Events for 11 Giugno
Nessun evento
Events for 12 Giugno
Nessun evento
Events for 13 Giugno
Nessun evento
Events for 14 Giugno
Nessun evento
Events for 15 Giugno
Nessun evento
16
17
18
19
20
21
22
Events for 16 Giugno
Nessun evento
Events for 17 Giugno
Nessun evento
Events for 18 Giugno
Nessun evento
Events for 19 Giugno
Nessun evento
Events for 20 Giugno
Nessun evento
Events for 21 Giugno
Nessun evento
Events for 22 Giugno
Nessun evento
23
24
25
26
27
28
29
Events for 23 Giugno
Nessun evento
Events for 24 Giugno
Nessun evento
Events for 25 Giugno
Nessun evento
Events for 26 Giugno
Nessun evento
Events for 27 Giugno
Nessun evento
Events for 28 Giugno
Nessun evento
Events for 29 Giugno
Nessun evento
30
1
2
3
4
5
6
Events for 30 Giugno
Nessun evento
Categorie