Vi avevamo già parlato del libro Carità e pace a tavola con san Gregorio Magno edito da Gruppo16, editore di questa testata e scritto da Agata Keran, nostra collaboratrice nonché (e soprattutto) storica dell’arte, curatrice del Museo d’arte sacra di Monte Berico. Ma chi era San Gregorio Magno, il protagonista del capolavoro del Veronese esposto al Santuario di Monte Berico?
San Gregorio Magno, nato come Gregorio I, è una figura di importanza fondamentale nella storia della Chiesa cattolica, nonché uno dei quattro grandi dottori della Chiesa occidentale. Conosciuto anche come Gregorio il Grande, è nato intorno al 540 d.C. a Roma, in una famiglia nobile e ricca, e morì il 12 marzo 604. La sua vita e il suo operato hanno lasciato un’impronta duratura sul cristianesimo e sulla cultura europea, tanto che il suo influsso si sente ancora oggi.

Gregorio proveniva da una famiglia benestante, con profonde radici sia nella vita civile che religiosa di Roma. Suo padre, Gordianus, era un senatore e sua madre, Silvia, fu in seguito venerata come santa. Gregorio stesso ricevette un’educazione eccellente, che lo portò a diventare prefetto di Roma, una posizione amministrativa di alto rango, intorno al 573. Tuttavia, dopo la morte di suo padre, Gregorio si ritirò dalla vita pubblica per dedicarsi alla vita monastica, trasformando la sua casa in un monastero dedicato a Sant’Andrea sul Celio.
Nel 590, Gregorio fu eletto Papa contro la sua volontà; era noto per la sua riluttanza a ricoprire cariche di potere. Durante il suo pontificato, che durò quasi 14 anni, Gregorio dimostrò un’incredibile capacità di leadership e riforma.
- Riforma Ecclesiastica: Gregorio lavorò per riformare la disciplina ecclesiastica, migliorando l’amministrazione della Chiesa. Ha promosso la centralizzazione delle autorità ecclesiastiche, riducendo la corruzione e aumentando l’efficienza. Ha anche incoraggiato la pratica della penitenza e il miglioramento del clero attraverso un’educazione più rigorosa.
- Missione ai Popoli: Una delle sue più celebri iniziative fu la missione in Inghilterra, inviando Agostino di Canterbury a cristianizzare gli anglosassoni. Questa missione non solo portò alla conversione di molti in Britannia ma stabilì anche una base per la Chiesa anglicana.
- Dialogo e Diplomazia: Gregorio fu anche un diplomatico abile, mantenendo buoni rapporti con i re barbarici che governavano parti dell’Europa occidentale. Ha navigato abilmente attraverso le complesse relazioni tra la Chiesa, l’Impero Bizantino e i vari regni germanici.

San Gregorio è anche noto per i suoi contributi letterari e culturali:
- Il “Regula Pastoralis”: Un trattato su come i pastori (vescovi e preti) dovrebbero comportarsi, che divenne un testo fondamentale per la formazione del clero.
- I Dialoghi: Una raccolta di storie miracolose, vite dei santi e aneddoti, che include la vita di San Benedetto da Norcia, contribuendo a diffondere la spiritualità benedettina.
- Omelie e Commentari: Gregorio ha lasciato una vasta collezione di omelie su vari libri della Bibbia, come il Libro di Giobbe, i Vangeli e i Salmi, che mostrano la sua profondità teologica e pastorale.
Gregorio è spesso associato con la riforma del canto liturgico, noto come “canto gregoriano”. Anche se non ha creato questo stile musicale, ha certamente promosso e organizzato la musica sacra, influenzando profondamente la liturgia cattolica.

Il pensiero di Gregorio si basa su una visione della Chiesa come comunità di salvezza, con un forte accento sulla misericordia divina e sulla necessità della penitenza. Ha promosso un’immagine di Dio come un padre che si preoccupa per i suoi figli, un tema che ha influenzato profondamente la spiritualità medievale.
San Gregorio Magno ha lasciato una Chiesa più forte, organizzata e spiritualmente ricca. La sua influenza si è estesa oltre il suo tempo, influenzando non solo la teologia e la liturgia ma anche la politica europea e la cultura monastica. È stato canonizzato poco dopo la sua morte e il suo giorno di festa è il 12 marzo. La sua figura è venerata non solo come santo ma come un modello di papato, di riforma e di cura pastorale. Gregorio Magno ha incarnato il ruolo del papa come pastore, riformatore, diplomatico e teologo. La sua vita e le sue opere continuano a ispirare e ad avere un impatto significativo sul mondo cristiano.
P.S. il libro di trova in vendita presso il Santuario di Monte Berico