Palazzo Valmarana Braga è uno dei tanti capolavori del Palladio che fanno del centro di Vicenza una bomboniera di stile ed eleganza. Ma oltre al suo valore storico ha anche una vita “interna” attiva che coinvolge i visitatori andando oltre alla mera visita del Palazzo. Merito soprattutto dei padroni di casa: Francesca Braga Rosa e il marito Ivano Vianello, che con la loro passione e dedizione entusiastica, sono gli esempi perfetti di come una proprietà possa gestire e condurre verso la modernità i lasciti del passato splendore. La mostra attualmente aperta presso gli spazi espositivi del Palazzo è un’opportunità per fare una riflessione tra il rapporto tra uomo e città, tra ritmi e necessità e tra monumenti e tempo. Autore è Antonio Fascicolo, in arte Anthony Flowish, barese, fotografo professionista, che ha lavorato a Vicenza e su Vicenza fino a trarne dei ritratti della città tra lo straniante e l’onirico, cogliendo dimensioni eteree della metafisica palladiana. Il progetto si chiama Flow ed è nato, come spiega l’artista “dal desiderio di rappresentare il dinamismo della vita moderna e, al tempo stesso, l’importanza di rallentare per cogliere
l’essenza di ogni momento. Quando ho deciso di partecipare al prestigioso concorso Arte Laguna Prize, ero spinto dalla voglia di condividere questa visione. È stata una grande emozione essere selezionato tra oltre 200 artisti provenienti da ogni parte del pianeta e vincere il Premio Palazzo Valmarana per la fotografia”.

La sua è la tecnica del mosso che prevede l’utilizzo intenzionale di una velocità dell’otturazione lenta così da creare un effetto di sfocatura di movimento in una o più parti dell’immagine. Il risultato sono opere che suggeriscono, suggestionano e quasi mai delineano chiari confini tra ciò che vi è rappresentato e ciò che arriva a chi guarda. Il contrasto tra impressione ed espressione è materia in movimento, senso liquido della percezione che mostra un tempo bergsoniano impresso in pellicola. Ma il movimento (essenza del lavoro) diventa materia di riflessione intima perché racchiuso in un corpo fisso seppur in moto. Un ossimoro percettivo che svela quel che normalmente non si coglie. Il tema può essere il ritmo di vita contemporaneo ma a conti fatti vi è molto di più in questi scatti. L’interazione tra palladianesimo e presenza sceniche (persone, luce, ombre) è trasposizione del senso di De Chirico per l’alienazione abitata. Ma Flowish rende appieno un calore e una estetica consolatoria e calda nei suoi lavori, quasi come se il movimento e l’esposizione garantissero di entrare a fondo nel senso stesso di partecipare attivamente a quel che ci circonda e non esserne solo fugaci comparse. Come sottolinea lui stesso: “Ho voluto rappresentare il contrasto tra l’immobilita del passato e la frenesia della vita moderna con persone che camminano veloci, usano biciclette, monopattini, smartphone, auricolari. È un dialogo tra antico e moderno, tra calma e movimento”.

La mostra è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 fino al 20 dicembre con ingresso gratuito. Altri orari su appuntamento. Per visitare i sotterranei con visita guidata il costo è di 10 euro. Per info e appuntamenti: 3477204658

