Ventinove concerti, due organi restaurati, ventisette edizioni: sono questi i numeri del Festival Concertistico Internazionale dedicato agli organi storici del vicentino edizione 2024. Numeri che parlano di una rassegna di qualità, che il pubblico attende per celebrare uno strumento musicale che nel vicentino significa tradizione, storia, identità.
Il Festival si apre venerdì 9 agosto al tempio di San Lorenzo a Vicenza, dove si esibirà il tedesco Johannes Goetz, e si chiude il 22 dicembre nella chiesa parrocchiale di Agugliaro, che custodisce l’organo De Lorenzi 1870. Nel mezzo ci sono concerti nelle più suggestive chiese della Diocesi di Vicenza, tra cattedrali e chiese di campagna, con interpreti italiani e artisti provenienti da Germania, Spagna, Francia, Svizzera, a testimoniare quanto questo strumento sia apprezzato nel mondo.
Ideatore e anima del festival è il direttore artistico Enrico Zanovello. Al suo fianco Asolo Musica, il Conservatorio di Vicenza, Vicenza è, le amministrazioni comunali, i parroci, i partner, i volontari. E, naturalmente, il Comune di Vicenza e la Provincia di Vicenza.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina nella chiesa di Santa Corona a Vicenza. Erano presenti l’assessore alla cultura, al turismo e all’attrattività della città di Vicenza Ilaria Fantin, il presidente del Provincia di Vicenza Andrea Nardin, il direttore artistico del Festival Enrico Zanovello e il direttore artistico di Asolo Musica Federico Pupo.
Il Maestro Zanovello ha una missione: valorizzare gli organi del vicentino, che significa da un lato farli vivere attraverso la loro musica, dall’altro restaurare quelli storici malmessi e consegnarli al patrimonio di organi vicentini che è tra i più pregiati al mondo.
Quest’anno, in particolare, sono due gli organi che verranno inaugurati dopo scrupoloso restauro: l’organo Pugina 1896 di Cologna Veneta (8 settembre ore 17) e l’organo Zordan 1888-Ruffatti 1975 della parrocchiale di Caldogno (22 settembre ore 18).
Inaugurazioni a parte, la formula della rassegna è quella rodata, con organisti di fama internazionale in dialogo con altri strumenti o voci, come le percussioni a Marana di Crespadoro (15 agosto ore 20.45), il clarinetto a Quinto (6 ottobre ore 17.30), il flauto a Vivaro di Dueville (11 ottobre ore 20.45), i violini a Debba 6 settembre ore 20.45). Oppure accostati a compagini corali, che sono un’altra eccellenza del territorio vicentino, come l’insieme vocale Voces Clarae (Rozzampia, 29 settembre ore 18), il coro Iter Novum (Quargnenta, 29 settembre ore 17.30), le Voci del Pasubio (Castegnero, 6 ottobre ore 18), Amicanto di Malo (Campiglia dei Berici, 12 ottobre ore 20.45) e molti altri.
Quest’anno il Festival riserva un’attenzione particolare ai giovani organisti, con l’esibizione di 10 artisti under 35 fra cui i finalisti della terza edizione, anno 2023, del Concorso Organistico Internazionale “Brazzale” di Vicenza.
L’ingresso a tutti i concerti è libero.