Ah, il catcalling! Quell’indispensabile colonna sonora delle nostre giornate, che ci ricorda costantemente quanto siamo apprezzate per la nostra semplice esistenza. Come potremmo mai fare a meno dei fischi, delle urla e dei commenti non richiesti che ci accompagnano ovunque andiamo? Sarebbe come vivere in un mondo senza la fastidiosa zanzara che ti ronza nell’orecchio mentre cerchi di dormire: troppo silenzioso, troppo tranquillo. Chi avrebbe mai pensato che uscire di casa potesse trasformarsi in un talent show non autorizzato? Ogni giorno è un’occasione per ricevere i complimenti più creativi e le battute più originali. Come dimenticare quel “Bella!” urlato con passione dall’operaio che sembra aver trovato la sua vocazione nella poesia di strada? O il sempreverde “Ehi, tesoro, dove vai così di fretta?” del pensionato annoiato che cerca di ravvivare la sua giornata. Non dimentichiamo poi quei momenti romantici in cui uno sconosciuto decide che il marciapiede è il luogo perfetto per cercare l’anima gemella. “Ciao, amore, perché non sorridi?” Giusto, perché non sorrido?
Chi ha bisogno di autostima personale quando ci sono così tanti “gentiluomini” pronti a fornirla gratuitamente? Dopotutto, quale donna non sogna di essere giudicata esclusivamente per il suo aspetto fisico ogni volta che mette piede fuori casa? È come ricevere una medaglia d’oro ogni volta che qualcuno urla “Ehi, sei proprio un bel pezzo di carne!” dal finestrino della sua macchina. Ah, la dolce musica della valorizzazione. E poi c’è l’ironia suprema: diventiamo invisibili non appena decidiamo di non rispondere. Come osiamo ignorare questi donatori di “complimenti”? La delusione nei loro occhi è palpabile. Forse dovremmo iniziare a distribuire volantini con voti e commenti per migliorare le loro future performance. “Fischio troppo stonato, migliorare la tecnica.” In un mondo ideale, il catcalling potrebbe evolversi in qualcosa di più interattivo. Forse delle applicazioni mobili che permettano di valutare in tempo reale il fischio appena ricevuto, o un sistema di premi per chi riesce a farsi notare senza risultare apertamente molesto. Il catcalling è un’arte incompleta, una sinfonia di intenti mal diretti che ci ricorda quanto la strada sia ancora lunga verso una società realmente rispettosa. Continuiamo a marciare, forti della nostra ironia e determinazione, sperando che un giorno la dolce melodia del rispetto possa sostituire questa cacofonia di commenti indesiderati. Fino ad allora, portiamo con noi il sarcasmo come scudo e la determinazione come arma, pronti a trasformare ogni fischio in un’ulteriore ragione per camminare a testa alta.