Sono passati cinque giorni dalle elezioni politiche nazionali ed è forse arrivato il momento di formulare un’analisi in vista delle elezioni amministrative che si terranno nella tarda primavera del 2023. Lo studio dei risultati elettorali ci fornisce un sondaggio più che mai realistico circa le tendenze politiche dei vicentini. Il primo risultato tangibile è che Vicenza era e rimane una città fondamentalmente spaccata in due: da una parte troviamo la coalizione di centro-sinistra – dove possiamo tranquillamente inserire PD e M5S – con una percentuale di voto che si aggira intorno al 38%; dall’altra, quella di centro-destra, che parte avvantaggiata e può contare su un complessivo 43%. Non esistono, quindi, vittorie scontate. Se questo è vero, allora l’obiettivo che entrambe le fazioni devono perseguire è come raggiungere il 50% più uno dei voti, così da vincere le prossime elezioni amministrative. Dove andare a pescare i voti mancanti? In totale, il centro-destra deve recuperare grosso modo circa il 7%, mentre il centro-sinistra il 12%. La fetta di elettorato più grossa, che non possiamo attribuire con certezza ad alcuna delle due fazioni, è quella di Italia Viva/Azione che nel Comune di Vicenza ha raggiunto l’importante risultato del 12%: 6.594 voti. Le due coalizioni, quindi, dovranno reperire al centro i loro voti. La coalizione di centro destra può accontentarsi di reperirne poco più della metà, mentre quella di sinistra deve averli tutti, fino all’ultima scheda. La situazione, dunque, rispecchia un tipico esempio concreto di quello che i politologici chiamano il paradosso dei gelatai.
Su una spiaggia lunga 1000 metri ci sono due gelatai. Procedono quindi a dividersi idealmente la spiaggia in due zone e ciascuno si pone al centro della sua, risultando così a 500 metri di distanza l’uno dall’altro. A questo punto, un gelataio decide di avvicinarsi un po’ verso il centro della spiaggia per sottrarre al concorrente una parte dei clienti che si trovano a metà strada. I bagnanti all’estremo della spiaggia faranno comunque più di 250 metri per comprare il gelato. L’altro gelataio se ne accorge e si sposta di pari distanza verso il centro. Se la distanza dagli estremi della spiaggia non diventa eccessiva, ossia se non inibisce i bagnanti dall’andare a prendere il gelato, il processo si ripete finché i due gelatai si trovano nello stesso punto in mezzo alla spiaggia.
Calando allora nel caso concreto questo celebre aneddoto, lo spaccato della situazione politica vicentina potrebbe essere così riassunto: da una parte, il centro sinistra che parte svantaggiato e dovrà spostarsi molto verso il centro, abbandonando il buonismo e abbracciando temi popolari come sicurezza, viabilità e imprese, alla ricerca di una visione pragmatica della politica. Dall’altra parte, la destra deve dimenticarsi ogni estremismo e rafforzare la sua posizione su temi come ambiente, cultura e giovani; cavalli notoriamente di sinistra ed invece facilmente “cavalcabili” da parte della destra. Il leitmotiv della campagna cittadina che porterà alle elezioni amministrative 2023 dovrà essere, dunque, l’abbandono di ogni estremismo, la formulazione di un progetto ambizioso ma verosimile su sicurezza, viabilità e imprese, senza dimenticare la valorizzazione dei giovani, della cultura e dell’ambiente.
Facile no?
