IL FESTIVAL
Apre i battenti giovedì “Relazionésimo 2030”, il primo Expo Summit festival delle relazioni organizzato da Beate Vivo Farm e incentrato sull’essere umano. Tutto nasce da una domanda ben precisa: quanto valgono le relazioni in ogni ambito della nostra vita? Un viaggio esperienziale in 13.000 mq. di show dove i visitatori potranno attivare i sensi e la cultura delle relazioni con l’emozione della scoperta. Performance, percorsi sensoriali, arte, workshop e oltre 60 convegni che vedranno accademici, artisti, imprenditori a confronto accomunati da un obiettivo: raccontare la loro visione delle relazioni nei diversi contesti della vita.
L’ingresso al padiglione fieristico è caratterizzato dall’area SHOW caleidoscopio di esperienze, colori, forme e suoni, capace di coinvolgere i visitatori in un viaggio totalizzante alla scoperta del significato delle relazioni a partire dall’installazione dall’Eden al Deserto” che apre il percorso espositivo. Un percorso immersivo che catapulterà i visitatori nel cuore emotivo di Relazionésimo e accenderà una luce sull’importanza delle relazioni grazie al cortometraggio appositamente interpretato da Giuseppe Fiorello.
E ancora, una mostra di 44 opere inedite di artisti contemporanei curata da Vittorio Sgarbi per celebrare attraverso diverse forme di espressione creativa le trame delle relazioni che spaziano dai rapporti umani, alla natura, al mondo che ci circonda. Emilio Casalini presenterà un percorso dedicato alla bellezza generativa – realizzato in collaborazione con Rai Teche – che trasporterà i visitatori in un viaggio articolato in 12 tappe per farci conoscere come i luoghi nascosti del nostro paese siano fattori di rilancio dei territori.
Sul versante artistico non mancheranno gli spettacoli serali dove Giorgio Panariello, Simone Cristicchi e Ernesto Assante con la Mark Hanna Band e la super ospite Noemi, regaleranno al pubblico performance inedite tra teatro, musica e parole. Saranno più di 100 le voci che – durante Relazionésimo – animeranno gli oltre 60 eventi dell’area Summit. Convegni, congressi con accademici, imprenditori, influencer ed esperti di spessore nazionale e internazionale potranno trasferirci gli stimoli per iniziare a conoscere e sperimentare le relazioni nel quotidiano della nostra vita.
LE PERSONE
Incontriamo Ketty Panni, socia e cofondatrice di Beate Vivo e che, insieme a Ombretta Zulian, è cuore e motore del progetto.
“Tutto nasce ancora prima del covid. La situazione economica e sociale ci presentava serie preoccupazioni. Ci interrogavamo sui modelli di impresa e in generale sullo stato delle cose a livello economico e soprattutto umano. Ci siamo ritrovati concordi sul fatto che quel che mancavano erano le relazioni. Con noi stessi, con il territorio, con la comunità con la sostenibilità. Relazioni come bussola, come centro necessario per ritrovare noi stessi”.
Ketty è un’imprenditrice che vive il suo tempo. Capisce perfettamente come il declino culturale porterà ad un indebolimento anche dei processi economici e lavorativi. Il tema quindi è: nutrire le menti per far crescere un nuovo sistema di sviluppo.
“Si parla sempre della centralità dell’uomo ma è un concetto vuoto se non siamo noi stessi a volerci mettere al centro e non abbiamo paura di essere felici. Come diciamo io e Ombretta “la terra ci sta cacciando”. All’uomo servono corpo, mente e spirito per farcela ma ora come ora le tre cose non coesistono. Dobbiamo riscoprire il lato spirituale tramite la conoscenza. Una persona con più conoscenza è una persona meno duale e meno polarizzata”.
“Prima di arrivare a questo festival, abbiamo iniziato a lavorare con le aziende affinché raccogliessero l’algoritmo umano. Le imprese spesso non hanno contatto con la propria clientela, col proprio pubblico, ed hanno tanto lavoro da fare per potersi raccontare. Come dice Umberto Galimberti “ormai si vive di di immagini e il cervello non riconosce il tratto della scrittura”. Un tempo il popolo comunicava tramite l’arte, tramite la bellezza … e così è nato “Relazionésimo”: un grandissimo show per entrare dentro alle persone attraverso lo spettacolo.”
I TEMI
Cosa aspettarsi dalla tre giorni in fiera? Il concept “Dall’eden al deserto” veicola il messaggio del ritorno, della scoperta di qualcosa di nuovo e delle risposte che questa scoperta ti fornisce. Di certo sarà un’esperienza in cui alla gente sarà chiesto di mettersi in gioco. Gli imprenditori intelligenti hanno il dovere di comprendere che non possono avere delle cattedrali nel deserto. Il mercato è fatto dagli uomini e uomini e merci sono in relazione, così come le idee, le emozioni, le reti sociali. Stiamo perdendo la grazia della conoscenza del singolo e siamo dentro una nebulosa in cui tutto e tutti si confondono. Un virtuale che allontana dalla natura delle cose. Conoscere per conoscersi non è uno slogan ma una missione. Solo un nuovo umanesimo può fermare la china desolante che ha preso la cultura di massa in questo paese. Conoscersi vuol dire capire con chi si lavora, con chi si collabora. Vuol dire pensare al dare prima che al ricevere. Vuol dire costruire una nuova economia: l’economia della felicità.
Tutte le info e il programma completo a: https://relazionesimo2030.com/