Il quartiere è quello di San Giuseppe. Popolatissimo, animato da anziani e giovani nello stesso numero. Con tutti i problemi di un quartiere ai giorni nostri. Ma anche con le enormi potenzialità di essere comunità, incontro, modello di inclusione. E tutto questo lo si deve soprattutto a Parco Fornaci. Quello che le ragazze e i ragazzi del parco, stanno portando avanti negli ultimi anni, è molto di più di un semplice progetto ricreativo o di un locale all’aperto: è un vero e proprio esempio di riqualificazione di un territorio che ha dato risultati clamorosi dal punto di vista della qualità e della sicurezza. E’ la prova che portare agio e identità dove c’era disagio, risolve i problemi più di qualsiasi azione repressiva. Il tema è coinvolgere, non respingere. E quando una collettività trova un luogo che diventa punto di riferimento, la condivisione civile diventa una logica conseguenza. Questo parco, oggi, è senza dubbio alcuno, il posto più sicuro, gioioso, vivo e per tutti, che si trovi tra gli spazi all’aperto della città.
La storia ha inizio nel 2015, con un bando comunale che proponeva l’apertura di un “chioschetto”. Bando che fu vinto da “magima snc”. “Fu un’estate dignitosa – ci racconta Giulia Perotto – in cui abbiamo scoperto il potenziale del luogo anche se all’epoca vi era presenza di micro criminalità. Il comune poi ha riproposto il bando nel 2016 e l’abbiamo rivinto per altri 2 anni. A quel punto si è pensato di alzare il tiro e allora, oltre al servizio bar, sono arrivate le presentazioni di libri, gli spazi per i bambini del quartiere e molti concerti. Piano piano cresceva la fiducia”.
Ne 2020 poi succede quel che sappiamo e ovviamente anche Parco Fornaci soffre della situazione ma proprio in quel delicatissimo momento i ragazzi decidono di fare una scommessa decisiva. L’incontro propiziatorio è quello con Marco Bari, organizzatore del Jamrock. Insieme a lui e alla sua esperienza, nasce la volontà di evolvere e far diventare Parco Fornaci qualcosa di ben più grande di quel che era fino ad allora. Si dice che nei momenti di crisi chi ha coraggio la vince. Pare proprio sia questo il caso.
“Giravo l’Italia anche per Jamrock in cerca di spunti ed idee – dice Marco – e vedevo crescere un po’ ovunque la cultura dei parchi. A Padova ad esempio c’era un esempio più che virtuoso come il Parco della Musica. Ero convinto che a Vicenza si potesse fare una cosa simile proprio a Parco Fornaci e ne parlai con Giulia e i ragazzi nell’estate del 2020 e ci hanno subito creduto. C’era la pandemia e la situazione era terribile con il coprifuoco, i bar chiusi e la crisi economica. Però lo spazio meritava coraggio e abbiamo deciso di crederci. E così è nato “Fornaci Estate” con l’idea di ingrandirci dal punto di vista sia strutturale che di intrattenimento”.
Questa è la prima vera estate senza la spada di Damocle del maledetto covid, o almeno senza una vera emergenza. Ed è un’estate che sta andando alla grande. Ogni giorno il locale (perché dal chiosco degli inizi ora siamo passati ad un vero e proprio locale a tutti gli effetti per dimensioni e offerte) spilla litri e litri di birra e spritz e poi panini e piadine e dal venerdì alla domenica ci sono sempre eventi.
Sette giorni su sette il parco è popolato da famiglie, gente di tutte le età, musicisti, skaters, bambini, abitanti del quartiere e gente che viene anche da fuori Vicenza. La bravura di questi ragazzi è stata quella di avere piena consapevolezza del posto in cui si trovavano e di farlo diventare speciale. Questo è il quartiere più popolato della città e quindi andava trattato con particolare attenzione. Le fornaci portano esclusivamente valore positivo. Non si fa “casino”, c’è enorme rispetto del vicinato. Sanno che il progetto funziona solo se le regole vengono condivise e si crea totale partecipazione attorno ad un modello comune. Dal lunedì al giovedì chiude alle 23 e nel weekend a mezzanotte e dopo quell’ora, come dice Giulia “non si dà da bere neanche a mia mamma!”.
La squadra è folta, giovane ed entusiasta. Oltre a Giulia e Marco ci sono Matteo Sandon, Marijana Bosic e poi Teo, Giada, Vessi, Frida, Francesca, Marianna e Una. Nei mesi invernali il parco diventa un punto fisso di ritrovo del quartiere ed ha la stessa tranquillità e vivibilità che si trova nei mesi estivi con il locale attivo. Questa è la prova che un lavoro serio di presidio culturale e sociale può cambiare definitivamente una zona. Che lavorare sulla comunità alla fine paga sempre. Onore a questi ragazzi. E buona estate a Parco Fornaci.
PROGRAMMA GIUGNO-LUGLIO
GIUGNO
Ven. 17 giugno – Bassi Maestro Vinyl Set
Sab. 18 giugno – Fornaci Veg Festival / Live: Minimal Klezmer
Dom. 19 giugno – Fornaci Veg Festival
Ven. 24 giugno – Disco Fornaci / From Disco To Disco
Sab. 25 giugno – Live: Mother Island
Dom. 26 giugno – Moris dj set
LUGLIO
Ven. 01 luglio: Dj set Franky Suleman
Sab. 02 luglio: Live: Odd Rey
Dom. 03 luglio – Fornaci Swing / Live: Swing Job
Ven. 08 luglio – Dj Set Bravers
Sab. 09 luglio – Live: Don Blues & The Sinners + Cetomedio
Mer. 13 luglio – Jamrock Festival / Live: Laila Al Habash + Niyama
Gio. 14 luglio – Jamrock Festival / Live: Claver Gold + Inoki
Ven. 15 luglio – Jamrock Festival / Live: Dub Fx + Egreen & Dj Shocca
Sab. 16 luglio – Jamrock Festival / Live: Dutch Nazari + Giuse The Lizia
Dom. 17 luglio – Jamrock Festival / Live: Mellow Mood + Bomchilom Sound
Ven. 22 luglio – Disco Fornaci / From Disco To Disco
Sab. 23 luglio – Live: I Labrador
Ven. 29 luglio – Live: Cactus + The Mills
Sab. 30 luglio – Live: Diplomatics
