Omar, quattordici anni, arriva dalle strade polverose del Senegal a Lugo, comune di Vicenza, situato tra le colline e il fiume Astico. Insieme alla madre Fama raggiunge il padre, che da tempo si è stabilito in Italia e lavora presso la cartiera del paese. Nella provincia inizia il suo difficile percorso di inserimento. La comunità lo accoglie ma, al contempo, lo respinge. Uno dei tantissimi casi di famiglie e di minori che ci circondano. Li chiamiamo spesso “extracomunitari” come a voler semplificare con una sorta di bollino, di etichetta che ci ponga al riparo in quanto distinti da noi. Ma la società in cui queste storie capitano è la nostra. Gli altri siamo noi. Elena Girardin è al suo sesto libro e già prima di ora si era occupata, nelle sue opere, di famiglia e di nord est. Questa volta affronta un’analisi romanzata ma allo stesso tempo iperrealista.
Uno sguardo al mondo degli immigrati nel vicentino, a come dei senegalesi vivano nella nostra provincia e alle derive a cui vanno incontro, siano essi colpevoli o meno. Il tema integrazione e sicurezza è, inutile dirlo, sempre al primo posto nelle agende politiche. Vuoi per mero opportunismo propagandistico, vuoi per reale necessità delle comunità. La scelta di Elena Girardin è quella del romanzo di formazione, ma dal punto di vista del 14enne Omar. La vita del ragazzo è facilmente riconoscibile perché di Omar siamo pieni, basta guardarci attorno. Non è un libro moralista, nemmeno un testo che tende a minimizzare o ad essere partigiano per forza. Somiglia più ad un fedele racconto visto da vicino. Soprattutto quando si narra delle vicende scolastiche. Girardin è insegnante di lettere e conosce quel mondo meglio di chiunque altro. Omar tra i banchi di scuola diventa italiano quasi per forza. E la scuola oggi è un grande crogiuolo interrazziale in cui spesso si manifestano i primi disagi che poi sfociano nelle gravi conseguenze che finiscono nelle pagine di cronaca. Elena si occupa ogni giorno di integrazione col suo lavoro, nelle zone di Carrè, Zanè e Chiuppano. Conosce la violenza e sa che è insita in molte emozioni e nella paura, soprattutto. La paura di chi arriva qui scappando, la paura di vivere in un posto ostile, e poi la paura dei “nostri”, di chi non riconosce lo straniero, di chi tema gli venga portata via un’identità o un lavoro. E la paura va combattuta col sapere, con la conoscenza, con la calma che la cultura e la partecipazione collettiva possono infondere in un individuo. Il percorso è difficile e non privo di ostacoli importanti. Ma la lettura di questo libro può far nascere più di una riflessione su come tutti noi dobbiamo sentirci responsabili di quello che ci capita attorno. Provenga dal nostro orto o da quello del vicino, ci riguarda comunque.
Elena Girardin presenta “Dalla Parte Sbagliata Del Mondo” (Ronzani Editore) mercoledì 25 maggio alle 18.30 presso la galleria “& Art Gallery” in contrà Frasche del Gambero 17 a Vicenza. Ingresso gratuito. La presentazione è a cura di ViCult.