LA BELLEZZA FA PRIMAVERA. Tornano le Giornate FAI di Primavera

Il fine settimana del 25 e 26 marzo, Il FAI- Fondo Ambiente Italiano torna ad aprire le porte dei luoghi
sconosciuti del Bel Paese, attraverso la disponibilità di Istituzioni, Enti e privati uniti nell’opportunità di far
conoscere i propri tesori culturali ad un pubblico pronto per vivere la bella stagione. Visite a contributo
libero, nelle quali sarà possibile anche sottoscrivere o rinnovare la propria tessera alla Fondazione che si
occupa di custodire, restaurare e valorizzare beni paesaggistici e culturali da nord a sud dell’Italia, con la
volontà di coinvolgere anche le generazioni più giovani. In questi due giorni, il Paese sarà animato da 750
luoghi, diffusi in 400 città, beni che includono epoche, stili e vicende molto diverse, come siti archeologici,
ville, chiese, castelli, aree naturalistiche, edifici militari, parchi o luoghi di archeologia industriale.
Con questo appuntamento, la Delegazione di Vicenza ufficializza il commosso passaggio di consegna tra la prof.ssa Giovanna Rossi, alla nuova Capodelegazione prof.ssa Alessandra Ronchi, da anni impegnata nelle attività per Vicenza. La nuova Capodelegazione, si è presentata alla stampa lo scorso venerdì 17 marzo in compagnia di Irene Bartoli, Capo Gruppo Giovani per Vicenza e di una rappresentanza della Delegazione, oltre ai rappresentanti delle Amministrazioni, delle scuole e dei proprietari di siti che sostengono la nuova edizione delle Giornate FAI.

L’edizione che si sta per aprire, giunta al trentunesimo anno, tenta l’impresa di consentire al pubblico di
varcare le soglie di quei Beni Culturali di proprietà non necessariamente pubblica, ma che rientrano a pieno merito nella nostra storia patria. È il caso, ad esempio, di Palazzo Zileri Dal Verme che ospitò anche il Re di Maggio Umberto Primo, prima che fosse re d’Italia. Il sontuoso palazzo, riconoscibile per le sfere di bosso topiate affacciate al 42 di Corso Palladio a Vicenza, è completo di grandi saloni decorati, uno scalone, la sala da ballo, una loggia vetrata e passaggi per la servitù. Non manca l’omaggio ai grandi personaggi della storia locale, racchiusi in medaglioni dipinti, e offre al visitatore la certezza di varcare la soglia di una abitazione vissuta ai nostri giorni. Palazzo Zileri Dal Verme andrebbe visitato anche per la possibilità di apprezzare la trasformazione di un palazzo aristocratico in una dimora dell’imprenditoria vicentina. Un passaggio di consegna tra il sangue blu e chi, con la propria intraprendenza, con il design contraddistingue la nostra industria, ha aggiunto il proprio tocco internazionale ad una dimora antica di secoli. Fenomeni molto diffusi in capitali culturali come Milano o Parigi, meno usuali nel piccolo mondo antico vicentino. La visita, disponibile anche in lingua inglese, sarà animata dall’impegno degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico Statale “Paolo Lioy”di Vicenza.

Da Bassano del Grappa arriva un’altra primizia, la Cappella Mares di Ca’Erizzo, dimora quattrocentesca solennemente adagiata sulle rive della Brenta, in località Margnan. Nella grande villa, proprietà di una famiglia di imprenditori, è noto il soggiorno dello scrittore statunitense Ernest Hemingway, al quale è
dedicato il museo qui ospitato. Sito di ragguardevoli dimensioni, con il grande giardino a specchi d’erba che fa da raccordo ai diversi corpi di fabbrica, Ca’Erizzo accoglie anche funzioni produttive, inserite con dovizia urbanistica nell’insieme. La Cappella Mares, offerta alla memoria del violinista Gaetano Mares è di disegno neoclassico, collocata all’ingresso di questo “quartiere” di storia e di delizie, al quale si arriva con una piacevole passeggiata dal cuore della città. La visita sarà curata dagli “Apprendisti Ciceroni” provenienti dal Liceo Classico G.B.Brocchi e dall’IS “G.A.Remondini” di Bassano, coordinati dalla Delegazione FAI di Bassano d.G.. Tra Bassano e Vicenza fa eco un’altra dimora di villa aperta in questo fine settimana dal Gruppo FAI Giovani di Vicenza, architettura con parco perfettamente inserita nel disegno del centro storico di Sandrigo, “la capitale del Baccalà”. Villa Sesso Schiavo, recentemente restaurata con sacrificio dai nuovi proprietari, è un complesso edificato tra il XVI e il XVIII secolo, di autore ignoto, di particolare interesse anche per le numerose funzioni che qui sono state ospitate. Ne aumentano il pregio la capacità di Sandrigo di non aver ceduto alla tentazione di “modernizzare” il centro storico rovinandone secoli di stratificazione, e risultando probabilmente uno dei centri storici più piacevoli dell’Alto Vicentino, per la caratteristica conformazione urbanistica e la vivacità dei dettagli. I più curiosi potranno proseguire per la frazione di Lupia, e trovarsi catapultati in un’ideale “età dell’oro” del paesaggio veneto. A Villa Sesso Schiavo, la visita sarà guidata dagli allievi dell’Indirizzo Turistico dell’Istituto Tecnico Piovene di Vicenza. La Delegazione FAI di Vicenza consentirà la visita ad un altro “tesoro nascosto” della provincia. A Bolzano Vicentino, i volontari garantiranno l’accesso alla Galleria Municipale “U.Oppi” e alla Sala Consigliare del Municipio, in via Roma, 2. In questi due luoghi, oltre che nella vicina parrocchiale, si potranno ammirare i tredici grandi disegni che il pittore Ubaldo Oppi (1889-1942) realizzò in preparazione degli affreschi della Chiesa Arcipretale di Santa Maria, realizzati tra il 1933 e il 1935. A questi disegni di grande formato, si sono aggiunte tre collezioni di bozzetti e disegni nel 2020, 2021 e nel 2022. Straordinario disegnatore, l’artista bolognese naturalizzato vicentino, è stato celebrato a Vicenza, in una monografica nel 2020 ospitata alla Basilica Palladiana, e lo scorso anno nella mostra “Realismo Magico”, al Palazzo Reale di Milano. I visitatori più ecologici potranno percorrere strade secondarie di grande suggestione, scoprendo come i luoghi di queste Giornate, siano collegati da altri densi di storia, immersi in paesaggi di sicura suggestione.

INFORMAZIONI per la VISITA:
Giornate FAI di Primavera, 25-26 marzo. Ingressi a fasce orarie, con numero limitato di persone per ogni
visita, a tutela dei beni visitati. Si consiglia di verificare gli orari al sito fondoambiente.it. Per tutti i siti nella
provincia di Vicenza, non è necessaria la prenotazione. I Soci FAI potranno entrare con corsia preferenziale, saltando la coda.

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