Il Neo-pop (o NeoPop) è una corrente artistica internazionale postmoderna che si è sviluppata a partire dagli anni novanta del XX secolo. Se nella Pop Art il riferimento era soprattutto al mondo dei consumi e dei mass-media, con il NeoPop si manifestano i segni della globalizzazione e della miscela di culture diverse. Svetlana Fabrikant nata in Unione Sovietica, trasferitasi in Italia e residente per molti mesi all’anno in Francia, riesce a cogliere tutti gli aspetti del multiculturalismo e trasformarli in opere d’arte. Nelle sue opere tutto è sviluppato in funzione estetica. L’elaborazione grafica di icone riconosciute, che siano rose o farfalle, mele o statue del David, è fatta per dare una patina di novità e attualità a cose che diamo ormai quasi per scontate. Nessuna complicata o oscura interpretazione: pura estetica. Quello che abbiamo di fronte è quello che abbiamo di fronte: l’elaborazione grafica di un’immagine a noi nota.
Essere tornata all’arte dopo un lungo periodo di assenza, ha portato Svetlana Fabrikant a cercare di essere più dirette possibile con ciò che mostra. Elaborazioni digitali che vengono riportate su carta (con una ricerca di materiali dedicati) sono la nuova produzione che questa artista mostra in galleria. Una mostra ricca di ben trentacinque opere che riempiono gli occhi, confondendo e impedendo quasi di scegliere la preferita… quasi che l’esposizione chieda allo spettatore un secondo passaggio. Nel caso di questa mostra l’artista ha scelto solo opere di formato quadrato e di due sole dimensioni, come a ricordare la probabilmente prima regola del marketing (la ripetizione) che ormai incide profondamente nelle nostre vite. Svetlana Fabrikant ha deciso di dare una svolta alla sua produzione e in questa mostra vira decisa verso il neo pop, terreno dove si sente a proprio agio anche grazie al suo bagaglio culturale e di vissuto. Entrando in galleria avete la sensazione di essere entrati in un mondo nuovo ma che vi sembra di conoscere da sempre, una confort zone dove non ci si chiede chissà che elaborazioni mentali ma solo di aprire gli occhi ad un punto di vista diverso ma semplicissimo da comprendere e amare. L’artista russa/Italo-francese (per passaporto e adozione) ha fatto propria la frase di Andy Warhol: “Non pensare di fare arte, falla e basta. Lascia che siano gli altri a decidere se è buona o cattiva, se gli piace o gli faccia schifo. Intanto mentre gli altri sono lì a decidere tu fai ancora più arte”. Svetlana Fabrikant da cinque anni produce di nuovo arte che espone in varie manifestazioni da Cannes a New York e, a breve, anche in sud-est asiatico. Questa artista è una continua dimostrazione di forza, l’esempio di ciò che Nietzsche teorizzava: la ricerca da parte dell’essere umano di diventare, attraverso la forza interiore, qualcosa di più. Forza che si percepisce conoscendola di persona ma anche attraverso le sue opere, dove dimostra di conoscere se stessa e l’umanità che la circonda. Con una sorta di forza centrifuga la Fabrikant ti porta dentro il suo mondo fatto di scatti geniali e apparenti banalità, senza soluzione di continuità. Tra design e arte, tra conoscenza tecnica e capacità predittive, il mondo di Svetlana ti risucchia e quando ne esci puoi solo scegliere: amarla o odiarla… niente vie di mezzo. Puoi apprezzare la sua continua ricerca di miglioramento o etichettarla come banale riproduzione di se stessa…
Mostra presso And Art Gallery dal 9 al 30 settembre 2022.
Ingresso libero.
