Lo studio scientifico dello stemma di una famiglia, di un comune, di una corporazione è definito in Italia tutto ciò che appartiene alla nobiltà. L’araldica è il complesso delle figure, dei simboli, di contrassegni speciali che riguardano lo stemma. Il complesso di regole ebbe origine attorno all’anno Mille dai tornei cavallereschi e dalle Crociate.
Gli Araldi, erano al servizio dei principi, oppure assunti da società organizzatrici di tornei, dovevano essere ben informati sui simboli araldici portati dai cavalieri partecipanti al torneo, gli araldi avevano il compito di adempiere al cerimoniale del torneo ma anche compiti di ambasciatori di Stato e in alcuni paesi, furono incaricati di emettere certificati di nuove concessioni d’armi. In questo periodo lo scudo araldico comincia ad essere usato come sigillo o firma per autenticare documenti. La pratica si diffuse tra la nobiltà, il Governo dei Municipi, la Chiesa, le corporazioni artigiane. Le Crociate, intese come liberazione del Santo Sepolcro in Palestina, esercitarono grande fascino sulle popolazioni Europee perché il nome e l’emblema della Croce Rossa in campo bianco che fregiava gli scudi, le insegne e le vesti dei cavalieri designati come crociati, richiamava alla Fede Cristiana. La croce, divenne infatti il simbolo più adottato giostre e tornei. La simbologia araldica in particolare quella familiare continua a vivere e la sua popolarità è in crescita. L’identità di una famiglia, di una Comunità Municipale o di una nazione è quasi sempre identificata con una bandiera o da un simbolo araldico.
A Vicenza, i simboli araldici appaiono in molti ritratti, bandiere, monumenti, pietre tombali, sepolcri, sui portali dei Palazzi nobiliari, sulle Possessioni Comunali. La conoscenza di questa simbologia storica e genealogica è per ognuno di noi, un arricchimento ed un aiuto per identificare e datare i nostri eventi. Un prezioso approfondimento su questa parte della Storia spesso dimenticata o peggio martellata come fecero i napoleonici nel 1797 contro tutti i segni della nostra Vicentinità rappresentata a suo tempo dal Leone Marciano.