Venezia (vista) da terra

VeneziaDaTerra. Una iniziativa che dal 10 settembre al 3 ottobre 2021 garantirà un mese di eventi dedicati alla storia del Veneto e delle sue piccole comunità.

Otto comuni uniti nella edizione 2021 del Festival della Storia che porta con sé grandi novità: Agugliaro, Albettone, Val Liona e Villaga si aggiungono a Campiglia dei Berici, Noventa Vicentina, Orgiano e Pojana Maggiore, nella organizzazione di una rassegna che si conferma punto di riferimento nel panorama culturale dell’Area Berica.
Un ruolo che viene riconosciuto anche dall’Università degli Studi di Padova presente anche quest’anno con il patrocinio scientifico di ben due dipartimenti universitari (DiSSGeA – Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità e DiSLL – Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari) e del gruppo di ricerca internazionale RISK – Republics on the Stage of Kings.
Una vocazione divulgativa che trova conferma nell’ampio cartellone dell’edizione di quest’anno. Per la prima volta coprirà un intero mese, dal 10 settembre al 3 ottobre. Protagoniste del Festival saranno le piccole comunità, una Venezia apparentemente minore, ma ricca di storia e di storie tutte da raccontare.

Massimo Zulian


Il sindaco di Campiglia dei Berici Massimo Zulian , capofila del festival e grande animatore della manifestazione, commenta questa settima edizione: «Venezia da Terra 2021 è la conferma che i Comuni dell’Area Berica credono nella Cultura come punto di forza e di sviluppo. Insieme all’Università di Padova abbiamo costruito una proposta per il territorio di alto livello e di sicuro interesse. Parleremo di noi e della nostra Storia, con l’intento di creare maggiore consapevolezza delle nostre risorse e delle nostre potenzialità, mettendo in mostra i gioielli architettonici, paesaggistici, storici e artistici dell’Area Berica, che è solo geograficamente il Sud di Vicenza. Il Tratto distintivo di Venezia da Terra è la forte attenzione per le più aggiornate tecniche di comunicazione scientifica e di divulgazione culturale. Abbiamo il desiderio di parlare del passato con linguaggi contemporanei e accessibili a tutti. Nella edizione 2021 le tradizionali conferenze frontali si intrecceranno con visite interattive, workshop, spettacoli e dibattiti, curati non solo da storici e accademici, ma anche e soprattutto da artisti di chiara fama nazionale e internazionale. A unire i diversi eventi (proiezioni, spettacoli teatrali, concerti degustazioni) sarà il filo rosso della Storia del Veneto”.

Mattia Veronese


Mattia Veronese, sindaco di Noventa è un convinto sostenitore di questa manifestazione che “rappresenta un motivo di riflessione per tutta la nostra area. Significa riscoprire le nostre radici storiche, valorizzare il nostro patrimonio artistico, creare una progettualità di promozione di eventi, manifestazioni iniziative con un coordinamento di più Comuni e Associazioni del territorio. La cultura unisce e nello stesso tempo preserva le singole identità. La cultura ci dà l’opportunità di prendere consapevolezza delle bellezze che ci circondano, dei tesori che le nostre comunità da secoli custodiscono, delle nostre radici più autentiche. Con questa consapevolezza comprendiamo quanto sia importante prepararci ad accogliere in modo più professionale possibile i visitatori, assumere un atteggiamento ricettivo per un turismo di qualità, creare percorsi di visita versatili ed accattivanti. “Venezia da Terra” ha saputo cogliere fin da subito questi aspetti ed è con questo spirito originari che si sta muovendo con sempre maggiore successo”.

Giovanni Florio


«È il caso di dirlo» sottolinea Giovanni Florio, direttore artistico dell’evento «negli anni ci siamo sempre fatti in quattro per offrire al pubblico un festival all’insegna dell’intrattenimento culturale di qualità. Quest’anno abbiamo voluto esagerare e ci siamo fatti addirittura in otto. Otto comuni e due dipartimenti universitari con un unico obiettivo: raccontare, attraverso l’incrocio tra diverse arti e discipline, la storia del Veneto e delle sue piccole comunità».
«Lo sguardo di artisti e relatori qualificati ci aiuterà a scoprirle» continua Giovanni Florio «Documenti antichi e inediti prodotti dalle nostre piccole comunità custodiscono la memoria di vicende solo apparentemente minori: raccontarle in maniera coinvolgente, interattiva e mai scontata è la nostra scommessa».
Al curatore Giovanni Florio, ViCult.net pone cinque domande per capire meglio il senso della manifestazione.
Venezia da terra. Sempre affascinante, ma comunque serenissima?
Venezia da Terra è un gioco di parole che allude a una realtà storica ben precisa: quella dello “Stato da Terra” il complesso di territori compresi tra l’Adda e l’Isonzo che, a partire dal Quattrocento, vennero progressivamente assoggettati alla Repubblica di Venezia. Una realtà eterogenea e composita, fatta di grandi città ma soprattutto di comunità rurali. Sono queste piccole comunità le grandi protagoniste del nostro Festival: un Veneto apparentemente minore, ma ricco di storia e di storie tutte da raccontare. Piccole storie in grado di sollevare grandi interrogativi, in una prospettiva contemporanea e globale. La nostra, dunque, è una Venezia che va oltre la Serenissima. Una Venezia vista e interpretata, per l’appunto, “da Terra”. O, per meglio dire, nel suo essere in relazione con la Terraferma e con il mondo intero.
Questa manifestazione è diventata un appuntamento che si sta imponendo con la sua continuità e con la ambizione di trasmettere cultura e memoria.
Il Festival nasce nel 2015 da un’intuizione di Massimo Zulian, sindaco del Comune di Campiglia dei Berici e instancabile animatore del territorio: proporre un festival che, partendo dalla storia locale, fosse in grado di coniugare contenuti e intrattenimento, rigore scientifico e una buona dose di leggerezza. L’idea è stata subito accolta dai comuni di Orgiano e Pojana Maggiore ai quali si è poi aggiunta Noventa Vicentina e, da quest’anno, Agugliaro, Albettone, Villaga e Val Liona. Ormai possiamo parlare di un festival d’area: l’intuizione iniziale, la volontà di mettere i contenuti al centro della nostra proposta, si è dimostrata una scelta vincente. La convinta e sempre crescente partecipazione di pubblico ne è ulteriore e inconfutabile conferma.
Vogliamo capire quali motivazioni spingono a costruire questa complessa rete di iniziative.
Venezia da Terra è un ponte tra territorio e ricerca storica. Il Festival si propone come momento di divulgazione scientifica, punto di contatto tra studiosi e quelle stesse comunità che, da decenni, sono oggetto principale delle loro ricerche. Venezia da Terra sfugge, in tal senso, alla logica dell’evento fine a sé stesso. Il nostro Festival ha l’ambizione di generare concrete ricadute culturali sul territorio, promuovendo una maggiore consapevolezza della sua storicità. Cruciale, da questo punto di vista, la continua commistione tra arti e discipline: Venezia da Terra parla di storia, ma lo fa attraverso il teatro, il cinema, la musica e, non ultima, l’enogastronomia.
Cultura e tradizione, riscoperte e e riproposte. Le istituzioni coinvolte e la partecipazione di popolo
Sin dalla prima edizione del Festival, i Comuni organizzatori hanno potuto avvalersi del patrocinio scientifico dell’Università di Padova: all’iniziale collaborazione con il Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità si è assommata quella con il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari e con il progetto di ricerca europeo Risk – Republics on the Stage of Kings. Un triplice patrocinio di grande prestigio, a riconoscimento e garanzia del valore scientifico di una proposta varia e adatta a tutti, costruita con il generoso sostegno economico di numerosi sponsor locali.
Amore, ammirazione, sottomissione. Quali sentimenti quattrocento anni fa e quali oggi
La storia dei rapporti tra Venezia e i suoi domini “da Terra” è una storia lunga secoli, contraddistinta da diverse fasi e congiunture, da momenti di forte avvicinamento e dal manifestarsi di drammatiche criticità. Impossibile, oltre che scorretto, riassumerla sotto un’unica etichetta. La storia dei rapporti tra Venezia e la Terraferma è una storia complessa e in questa complessità sta tutto il suo fascino. Raccontare questa complessità in maniera coinvolgente, interattiva e mai scontata è la scommessa di Venezia da Terra.


Non resta che attendere il 10 settembre. E poi, tutti a vedere VeneziaDaTerra.

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