Nel contesto, articolato, complesso, inquietante del mondo contemporaneo si sta moltiplicando sia un’allarmante crescita generalizzata del disagio psicosociale, sia un conclamato aumento dell’incidenza dei disturbi mentali clinicamente diagnosticati, come evidenziato anche in Italia, da più fonti di analisi e da tutti i Servizi che si occupano di salute mentale degli adulti e dell’età evolutiva. Sono aumentati tutti gli indici che segnalano disagio mentale e sofferenza psichica diffusa. Ci colpisce soprattutto il suo dilagare tra i giovani e gli adolescenti, specialmente dopo il Covid. Giusto segnalare la necessità di implementare la cura della salute mentale e l’efficienza dei Servizi sociali che si occupano dei soggetti più fragili e rilanciare Welfare e Politica Sanitaria ma è altrettanto importante e urgente ascoltare anche le indicazioni dell’OMS e della stessa Commissione Europea quando affermano che “il benessere e il benessere mentale di ciascuno di noi sono tali in relazione al contesto in cui viviamo”. Serve un approccio globale a priori e non solo una buona psichiatria o una buona sanità. Dentro questa prospettiva anche le Istituzioni locali possono diventare laboratori per progettare piani per “costruire” benessere mentale, risorsa indispensabile per una comunità forte, inclusiva e solidale e come visione di fondo di cui tener conto in tutte le politiche, come proposto dalla Mozione “Benessere mentale come bene comune” votata in Consiglio Comunale all’unanimità il 10 giugno scorso.

Si tratta quindi di pensare, come Città, un proprio specifico protagonismo, aggiornando il proprio ruolo di comunità educante, valorizzando e sostenendo opportunità sociali, culturali, relazionali e associative per i propri cittadini. Orientare le proprie azioni ispirandosi ad alcune linee guida, dimostratesi efficaci, innovative e sostenibili come l Welfare Culturale che esplora le possibilità di legare arte, cultura, benessere e salute e per questo coinvolge più Assessorati ( Cultura, Sociale, Politiche giovanili, Istruzione) e come il Paradigma della Salutogenesi che si propone di promuovere e creare salute come complemento delle azioni di prevenzione delle malattie. Nella nostra città esistono già molte realtà ed esperienze preziose di ingegno al servizio del bene sociale alle quali una regia istituzionale può dare coordinamento, sistematicità e valorizzazione.

Per questo il 10 ottobre, giornata mondiale della Salute Mentale, la Città di Vicenza propone un programma di iniziative, eventi, incontri, performance sul tema del benessere mentale e contro lo stigma che grava ancora sulla sofferenza psichica. Alcune di queste proposte sono nate per l’occasione altre sono il momento di condivisione finale con la città di alcune delle tante esperienze di laboratori e incontri realizzati da associazioni e consigli di quartiere durante l’anno. Per questo abbiamo chiamato l’iniziativa “DIECI OTTOBRE E OLTRE. La città di Vicenza per la salute mentale” proprio per dare il senso di un impegno che diventerà continuativo e di un progetto di valorizzazione delle tante realtà che in città promuovono il benessere mentale che inizia ora.









