Inaugurerà domani, mercoledì 20 aprile, con un convegno a Palazzo Festari a Valdagno (ore 19.00) l’esposizione firmata dal fotografo Adriano Tomba “Le montagne dietro casa”, titolo tratto dal suo ultimo lavoro editoriale. Al fianco di Tomba troviamo il Gruppo Area, promotore dell’iniziativa, con i patrocini del Consiglio Regionale del Veneto e dei comuni di Valdagno e Schio ed il sostegno di Banca delle Terre Venete e Viacqua.
Al tavolo dei relatori, insieme all’autore degli scatti in mostra Adriano Tomba, interverranno l’Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Valdagno Anna Tessaro, il Presidente di BCC Terre Venete Gianfranco Sasso, il Presidente di Viacqua Giuseppe Castaman, l’alpinista Mario Vielmo, l’editore Luigi Borgo e il Presidente del Gruppo Area Luca Romano.
Al termine degli interventi il pubblico si sposterà negli spazi della Galleria Civica di Villa Valle per la visita inaugurale all’esposizione.
“Ospitare le foto di Adriano Tomba negli spazi prestigiosi della Galleria Civica – spiega l’Assessore alle Politiche Culturali, Anna Tessaro – che già accolsero i lavori dei vari Meneguzzo, Lovo, Mendini, ma anche di fotografi come Letizia Battaglia e Mario Dondero, per citarne solo alcuni, è conferma della qualità artistica del suo lavoro ultra trentennale. Tra i chiaroscuri, i giochi d’ombre e luci, i riflessi e le linee sinuose, da un lato, spigolose, dall’altro, la nostra montagna di casa esce in tutto il suo fascino lasciandoci a dir poco estasiati.”
“Abbiamo voluto fortemente questa mostra – spiega il Presidente di Gruppo Area, Luca Romano – non tanto per promuovere genericamente i margini delle “terre alte” a un flusso turistico, peraltro già consistente, ma per accelerare un cambiamento di visione: per tornare ad abitarle; per far lievitare economie circolari con il legno, l’allevamento, le malghe; per investire in tanti micro cantieri di riqualificazione delle seconde case e delle contrade, rinnovo degli agriturismi, recupero di manufatti pietra a vista, destinazione in B&B e vitalità dei rifugi.”
“La fotografia di Adriano Tomba – commenta l’editore Luigi Borgo – costituisce un manifesto dell’eccezionalità di un territorio e, allo stesso tempo, della sua poetica di cantore della montagna.
Ci fa “sentire” con gli occhi l’assoluto silenzio della montagna, quel luogo del sublime più umano di ogni altro. Prodigiosa contraddizione, quel farci vedere il silenzio, che ci fa amare la sua opera.”
Alla mostra si accompagneranno alcuni eventi collaterali, a partire dalla presentazione del libro “Mario Rigoni Stern, un ritratto” di Giuseppe Mendicino (Valdagno, Palazzo Festari, 22 aprile, ore 20.30), seguita dall’apertura dell’esposizione “Omaggio al Pasubio” (Schio, Palazzo Fogazzaro, 30 aprile, ore 18:00). Il 5 maggio, sempre alle 20.30 a Palazzo Festari, si terrà poi l’incontro con il regista Manuele Cecconello “Olga e il tempo. Parte prima: epica minima del mattino” per finire il 13 maggio in Galleria Civica di Villa Valle (ore 18.30) con le esperienze fotografiche raccontate da Luca Artusi, Cinzia Burtini, Adriano Tomba.
La mostra resterà aperta fino al 29 maggio e sarà visitabile con ingresso libero nelle giornate di giovedì e venerdì, dalle 16.00 alle 18.30, il sabato dalle 16.00 alle 19.00 e la domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00.
Dall’1 al 15 maggio, in una mostra parallela, le fotografie di Adriano Tomba saranno di scena anche a Schio, all’interno del Museo Civico di Palazzo Fogazzaro (Via Pasini, 44) con l’esposizione “Omaggio al Pasubio”. Questo secondo appuntamento sarà visitabile il mercoledì e venerdì, dalle 8.00 alle 13.00, sabato e domenica, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
Nota biografica
Adriano Tomba inizia a fotografare nel 1982 nelle Piccole Dolomiti veneto-trentine. Nel 1989 e nel 1992 compie due viaggi attraverso l’Ovest degli Stati Uniti e realizza la mostra Le grandi pietre dell’uomo rosso. Dal 1994 al 1998 collabora con la Scuola di Fotografia Alpina diretta dal prof. Angelo Schwarz, docente all’Accademia Albertina di Torino e coordina per due edizioni in Val di Fassa le attività del programma Montagna & fotografia.
Realizza la mostra Nuove fotografie della Val di Fassa.
Tra il 1999 e il 2004 compie una vasta ricognizione fotografica in Adamello-Presanella sulle tracce di
Julius Payer, Douglas Freshfield e dei grandi fotografi del XIX secolo Giovan Battista Unterveger, Vittorio Sella e Giuseppe Garbari. Nel 2010 progetta e realizza la mostra Le nevi di Mario Rigoni Stern che viene proposta a Trento in occasione del 58° Filmfestival Internazionale del Cinema di Montagna Esplorazione Avventura; alla Galleria Foto-Forum di Bolzano; alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Valdagno (VI). Una nuova edizione della mostra organizzata con Giuseppe Mendicino, biografo di Rigoni Stern, viene proposta ad Arcore (MB). Nella primavera del 2011 effettua un viaggio nel Nord Ovest degli Stati Uniti, una specie di Grand Tour attraverso i paesaggi, le culture originarie (ciò che ne resta), gli eventi storici che hanno creato il mito della Frontiera e hanno determinato l’ascesa degli Stati Uniti a potenza continentale.
Nel 2014 espone a Boscochiesanuova (VR) nell’ambito del 20° Filmfestival della Lessinia una serie di fotografie dedicate alla neve. È segnalato nel libro della Storia della fotografia di montagna di Giuseppe Garimoldi (Priuli e Verlucca Editore, 2007).
(Fonte www.adrianotomba.it)