Classici Contro 2022, “Oikos, L’uomo e la natura tra Omero e il futuro prossimo”

L’8 e il 9 aprile al Teatro Olimpico, alle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari e alla Biblioteca civica Bertoliana – Palazzo Cordellina

Dopo la pausa imposta dalla pandemia, tornano i Classici Contro e trattano il tema “Oikos. L’uomo e la natura tra Omero e il futuro prossimo” l’8 e il 9 aprile a Vicenza, la città che più di ogni altra li ha visti protagonisti dal 2012 in avanti, con una due giorni ricca di incontri pubblici, di analisi storiche, letterarie, scientifiche sul mondo antico e sul mondo contemporaneo, di riflessioni poetiche accorate e pensose.

La rassegna è organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza – con i due docenti dell’Università di Venezia che la curano sin dagli inizi, Alberto Camerotto e Filippo Pontani, insieme con Daniela Caracciolo e Dino Piovan – con le Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari e la Biblioteca civica Bertoliana. È realizzata in collaborazione con il Liceo “Pigafetta”, presente con i suoi docenti a introdurre gli eventi e con i suoi studenti-lettori e studenti-musicisti.

Gli appuntamenti sono quattro in programma in tre sedi cittadine: al Teatro Olimpico, alle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari e a Palazzo Cordellina sede della Biblioteca civica Bertoliana.

La parola chiave della rassegna, oikos, nel greco antico indica la ‘casa’, ed è la parola da cui deriva la prima parte di ‘ecologia’, un composto moderno creato nel 1866. Casa, quindi, non solo come luogo di abitazione ma anche come ambito della nostra autodefinizione di uomini, casa come universo creato dagli dèi ma anche come ambiente segnato dalla presenza e dall’intervento umano. Una casa, un ambiente che sta vivendo una catastrofe da anni preannunciata, con conseguenze già pesanti per molti popoli della terra e destinate peraltro ad aggravarsi.

Ci può aiutare il mondo antico a pensare un mondo diverso? Cosa pensavano i primi filosofi greci dei rapporti tra uomo e natura? Come raffigurava il poeta Ovidio i confini tra le diverse specie dei viventi? I Greci hanno qualche responsabilità nella nostra concezione della natura, fatta di disincanto e sfruttamento? A queste domande cercheranno di rispondere grecisti, latinisti, storici del pensiero antico, mentre antropologi, biologi, ornitologi rifletteranno sui mutamenti della Laguna di Venezia, sulla necessità di non tornare a quella normalità che è da considerare come causa della diffusione di nuovi virus e nuove pandemie, sugli enormi costi ambientali dell’industria dell’abbigliamento, sulla sparizione degli uccelli in quel (poco, sempre meno, sempre più soffocato da cemento, inquinamento, incuria) che resta delle tradizionali campagne venete.

A caratterizzare questa edizione sarà anche la presenza della poesia, anzitutto delle poesie di Oikos. Poeti per il futuro (edito da Mimesis) sono i due volumi curati dal poeta vicentino Stefano Strazzabosco che ha raccolto i testi di centocinquanta poeti da tutto il mondo, in moltissime lingue diverse, sul rapporto tra uomo e natura. Alcuni testi di questi poeti verranno letti nel corso degli eventi dagli studenti del Liceo Classico “A. Pigafetta”, mentre due degli autori saranno presenti in carne e ossa dal palco del teatro Olimpico, Anna Maria Farabbi e Marco Munaro.

Anna Maria Farabbi

Prima Giornata

Venerdì 8 aprile 2022

 
La prima giornata dei Classici Contro 2022, dedicati al rapporto tra uomo e natura, vede, venerdì 8 aprile, i primi due appuntamenti, densi di riflessioni, poesia e musica.

Alle 17, alle Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari, saranno i primi filosofi greci a essere interrogati da Claudia Zatta, una studiosa italiana che lavora all’American College di Atene dopo aver insegnato per anni negli Stati Uniti. Come pensavano il rapporto tra vita e ambiente Anassimandro, Empedocle e Democrito? Quali legami sapevano vedere tra le diverse forme della vita? Dall’indagine del pensiero antico sui viventi saremo poi trasportati nella Laguna di Venezia. L’antropologa e giornalista ambientale Chiara Spadaro ci inviterà a un viaggio in barca alla ricerca di erbe che riveleranno storie minute, sì, ma capaci di raccogliere la complessità della crisi ecologica che sta distruggendo ambienti millenari.

Chiara Spadaro

Alle 20.30, i Classici Contro si sposteranno al Teatro Olimpico. Il Mediterraneo di Omero, con le fosforescenze degli archetipi, l’epifania del femminile ora in principesse ora in ancelle, le acrobazie di Odisseo, la tessitura come metafora della creazione, e soprattutto la guerra come veicolo di morte: di tutto questo parleranno i versi della poetessa Anna Maria Farabbi.

Dalla poesia contemporanea a quella antica: saranno i versi del poeta latino Ovidio a risuonare nell’intervento dell’antichista Pietro Li Causi; nel poema delle Metamorfosi gli uomini non sono i padroni del mondo, come ci siamo abituati a pensare da un bel po’ di tempo in qua, ma i suoi “indumenti”, che rivestono con le proprie forme il caos primigenio in cui i confini delle specie sono instabili, continuamente soggetti a sorprendenti mutazioni.

E dal mondo antico di nuovo al nostro attuale contesto: la distruzione degli ecosistemi e della biodiversità è ciò che per Carlo Alberto Redi, noto biologo e zoologo, ha causato le pandemie di questi ultimi decenni, non solo la Sars-Cov2 che ci ha così duramente colpito negli ultimi due anni. Tornare alla normalità, se è la normalità ad avere causato il flagello, non può quindi essere la soluzione; se i prodotti dell’uomo hanno superato la biomassa dei viventi, la questione ecologica si impone come non più rinviabile. Non c’è più alternativa all’avere cura del pianeta, se non vogliamo cedere all’angoscia del futuro.

Nel corso degli eventi, introdotti dai docenti del Liceo “A. Pigafetta”, interverranno anche gli studenti del liceo con letture di poesie tratte da Oikos. Poeti per il futuro, i volumi curati da Stefano Strazzabosco, e brani musicali, tratti dalla Suite brasilienne di H. Villa-Lobos.

 
Seconda Giornata

Sabato 9 aprile 2022


La seconda giornata dei Classici Contro 2022, che mette al centro il rapporto tutt’altro che idilliaco tra uomo e natura, vede sabato 9 aprile, altri due appuntamenti, ricchi di riflessioni sull’antico e sul moderno, di poesia e di musica.

Si apre alle 17, a Palazzo Cordellina, sede della Biblioteca civica Bertoliana, con un originale duetto su moda e natura dagli antichi e noi; a dialogare saranno il latinista Francesco Lubian e l’imprenditore-attivista Matteo Ward, che si interrogheranno su quali erano i costi, umani e ambientali, della moda nell’antica Roma, se gli antichi avevano consapevolezza del tema ambientale, se c’è qualcosa che essi, a partire ancora una volta dal poeta Ovidio, possano insegnarci in tema della sostenibilità ecologica.

Si continua alle 20.30 al Teatro Olimpico con i versi del poeta rodigino Marco Munaro che mettono a tema le contraddizioni dell’umano: così il senso della perdita di fronte alle cose trova un contraltare nei sentimenti di pietà e amore della bellezza, gli impulsi autodistruttivi nelle aspirazioni alla pace; mentre ad essere evocata sarà la leggendaria città di Carpanea sommersa dai fiumi, Po, Adige e Tartaro.

Se la catastrofe climatica non viene quasi più negata da nessuno, dopo che un negazionismo ora cieco ora interessato ci ha fatto perdere anni preziosi, c’è anche da chiedersi se non sia la stessa concezione occidentale della Natura, fatto di disincanto, sfruttamento e incuria, che deve essere rimessa in questione. Ma si può tornare a guardare il mondo con occhi incantati? E i Greci possono aiutare, o forse sono anche loro un po’ colpevoli, primi responsabili del disincanto? A queste domande cercherà di rispondere l’antichista Pierluigi Lanfranchi, docente a Aix-Marseille.

Pierluigi Lanfranchi

Se fino a quasi la fine del Novecento le nostre campagne erano anche un ambiente sonoro vivo e vario, popolato da moltissime specie di uccelli, ora è il silenzio a prevalere. Un declino drammatico di cui non siamo spesso neppure consapevoli, come ci ricorderà Andrea Pilastro, biologo evoluzionista ed etologo, studioso anche degli uccelli del territorio vicentino.

Anche questi eventi saranno introdotti dai docenti del Liceo “A. Pigafetta” e vedranno la partecipazione attiva degli studenti del liceo con letture di poesie tratte da Oikos. Poeti per il futuro, i volumi curati da Stefano Strazzabosco, e con brani musicali di J.S. Bach.

Ingresso libero con prenotazione online obbligatoria per i singoli eventi: http://virgo.unive.it/flgreca/Oikos2022Vicenza.htm

Classici Contro 2022, “Oikos, L’uomo e la natura tra Omero e il futuro prossimo”

A cura di Alberto Camerotto, Filippomaria Pontani, Daniela Caracciolo, Dino Piovan, Stefano Strazzabosco

Organizzato da

Università Ca’ Foscari Venezia – Dipartimento Di Studi Umanistici e Comune di Vicenza


In collaborazione con

Biblioteca Bertoliana Palazzo Cordellina

Gallerie d’Italia Palazzo Leoni Montanari Vicenza

Liceo Classico Antonio Pigafetta Vicenza


Informazioni

alcam@unive.it

3493879551

http://www.unive.it/classicicontro

Prenotazioni

http://virgo.unive.it/flgreca/Oikos2022Vicenza.htm

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