L’inverno 2021/22 ha visto Vicenza raggiungere due grandi traguardi: l’apertura della grande mostra La Fabbrica del Rinascimento in Basilica Palladiana e l’ammissione della città tra le finaliste nella candidatura per la Capitale Italiana della Cultura 2024.
Entrambi i progetti rappresentano un importante momento di riflessione sulla storia culturale di Vicenza e in particolare sul profondo legame tra capacità imprenditoriale e sensibilità artistica dei suoi cittadini.
Per la prima volta dopo secoli, grazie alla grande mostra in Basilica, tornano a casa dai musei di tutto il mondo opere dei più importanti pittori, architetti, orafi e scultori attivi nella Vicenza del Cinquecento; capolavori concepiti e realizzati in un contesto storico, geografico e socio-economico ben preciso e specchio di una forte identità culturale.
Questa operazione offre anche un’importante occasione per riflettere sul patrimonio artistico vicentino, vale a dire su quei monumenti e su quelle opere che non hanno mai abbandonato la città e che meritano di essere valorizzati e conosciuti.

È proprio muovendo da questa riflessione che la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza e il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio hanno sviluppato l’idea di portare La Fabbrica del Rinascimento al di fuori dei confini dello spazio espositivo e di creare una guida alla riscoperta delle opere sul territorio.
Il progetto, sostenuto dal Comune di Vicenza, si sviluppa a partire dai contenuti della mostra, cercando connessioni e legami con le opere esposte, ma è allo stesso tempo autonomo, concepito per durare nel tempo e pensato come punto di partenza per creare una rete di luoghi della cultura a Vicenza e in provincia. Infatti, a fianco delle ville e dei palazzi di Palladio e delle opere scultoree e pittoriche tuttora conservate nelle chiese, l’itinerario vede coinvolti attivamente il Museo Civico di Palazzo Chiericati, il Palladio Museum, il Museo Diocesano di Vicenza e il Museo Civico di Bassano del Grappa. Sono qui presenti anche due contesti da poco restituiti al pubblico: palazzo Thiene e la grande Cena di san Gregorio Magno, capolavoro di Paolo Veronese restaurato grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo.

L’idea si concretizza in una pubblicazione tascabile, dove il visitatore trova due mappe a guidarlo negli itinerari sul territorio. Ciascun edificio e ciascuna opera sono presentati attraverso una breve scheda descrittiva e un’immagine significativa; completa la raccolta un corredo di note biografiche degli autori citati.
ITINERARI NEL RINASCIMENTO VICENTINO
a cura di Francesco Marcorin e Francesca Meneghetti
Un progetto della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
e del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio
promosso dal Comune di Vicenza