SCULTURA

Questo è un titolo scelto da me

Finalmente si riapre davvero -sono le parole di Michela Brogliato, Presidente di Donne in Campo Veneto e titolare di un agriturismo nella periferia di Vicenza- ma la situazione è in chiaro-scuro. Devo ammettere che, sentendo anche altri miei colleghi, il primo weekend con la somministrazione anche alla sera è andato oltre le aspettative. Attendavamo un buon numero di prenotazioni serali dato che erano tanti mesi in cui cenare da noi non era possibile, ma ci aspettavamo anche un naturale timore di ritornare a vivere in ‘comunità’. Per fortuna tutto questo non è successo e la sorpresa è stata davvero molto piacevole. La gente ha tanta voglia di uscire e questa è una bella cosa.”

Tuttavia, al momento ci sono ancora delle limitazioni che possono scoraggiare...

La possibilità di mangiare solo all’esterno è davvero un problema, per tanti motivi.

Quasi tutti gli agriturismi hanno la potenzialità e la possibilità di attrezzare gli spazi esterni. Ed è quello che abbiamo fatto anche noi. Ma questo riduce sensibilmente il numero di coperti.

Ci sono pure agriturismi che, soprattutto alla sera, non possono apparecchiare all’aperto per via delle basse temperature come quelli di alta collina o di montagna…

Inoltre su tutti incombe la jattura del maltempo. Se è previsto brutto tempo devi rimanere chiuso. E cosa succede se improvvisamente arriva il vento o un temporale? Un vero disastro.

Per ovviare a questo problema si dovrebbero acquistare nuove attrezzature e coperture contro il maltempo. La maggior parte degli agriturismi non vuole o non può permettersi questo investimento.

Dal primo giugno si potrà mangiare anche all’interno, ma alle 18 si dovrà ritornare all’esterno. Davvero una cosa, per me, senza molto senso.

Inoltre a scoraggiare molti nostri clienti è il coprifuoco alle 22. Io sono fortunata, ho un agriturismo in mezzo alla campagna ma a ridosso alla città, per cui chi viene da me non deve fare necessariamente molta strada, ma chi sta in posti molto isolati è assolutamente in difficoltà, e anticipare il servizio ad esempio alle 19 mi sembra davvero una assurdità…”

A complicare ulteriormente la vita agli agriturismi, qualora non ce ne fosse stato bisogno, la nuova legge sui rifiuti che con le recenti riaperture diventa effettiva…

La mia realtà, come altre, a riaperto il primo weekend di maggio perché per noi non aveva senso tenere aperto solo a pranzo per cui fino ad ora non avevamo ancora prodotto rifiuti derivanti dall’attività dell’agriturismo. Ora questi rifiuti, da urbani diventano speciali, per cui la loro raccolta deve essere effettuata da enti preposti diversi da quelli della raccolta tradizionale urbana. Una legge inutile e dannosa che le nostre associazioni di categoria devono cercare di combattere o, almeno, riuscire a trovare la soluzione per ridurre al massimo l’aumento dei costi.”

La pandemia ha prodotto tanti effetti negativi e anche le abitudini sono cambiate…

Prima i clienti prenotavano con grande anticipo, per cui ci si poteva programmare bene. Ora lo fanno quasi last minute. Non si rifiuta, ovviamente, nessuna prenotazione, ma in questo modo si è sempre con l’acqua alla gola, senza pensare poi agli effetti dovuti al cambiamento eventuale tra zona rossa, arancione o verde che possono scombussolare tutto. E poi, dopo oltre un anno di pandemia in cui molti sono rimasti a lavorare anche da casa, molte persone hanno scoperto o riscoperto l’arte di cucinare. Per questo motivo nel weekend è possibile che meno gente senta la necessità di mangiare fuori e scelga di restare a casa.”

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