Con Marco Paolini
Musiche originali composte ed eseguite da Saba Anglana e Lorenzo Monguzzi, luciaio Michele Mescalchin, fonico Piero Chinello, produzione Michela Signori, JOLEFILM
Teatro fra parentesi è nato di corsa, in pochi giorni all’inizio dell’estate del 2020 per andare in scena davanti a pochi spettatori per volta, distanziati. Era una commedia di storie autobiografiche, il racconto di miracoli teatrali dedicati a tutti quelli che fanno parte di quel mestiere. Circostanze straordinarie imponevano di rinunciare alla complessità, all’intreccio, all’allestimento e concentrare ogni sforzo sull’immediatezza. La chiusura di tutte le sale teatrali a partire dall’autunno del 2020 ha bloccato in partenza quel progetto.
Nel 2021 il lavoro è ripreso, le ragioni per proporlo sono le stesse, ma diverse le condizioni, diversa la consapevolezza di quanto il tempo delle pandemie stia incidendo sulle abitudini, la vita e riti sociali. Un intreccio completamente nuovo di testi, racconti e canzoni ha sostituito il vecchio. È ancora un teatro fra parentesi perché il senso di provvisorietà dato dalla pandemia permane, perché non abbiamo certezze sullo svolgimento della prossima stagione, perché non vogliamo rinunciare a immaginare teatri senza limitazioni di accesso, ma ora ha un nuovo titolo e una pratica di prove con il pubblico realizzate durante l’estate del ’21. “Sani” è un’espressione usata per dare il saluto ai piedi delle Alpi, nella valle del Piave. Viene da “Salus”, riassume il senso del teatro per questo tempo, un teatro che mette insieme creando ponti. Il punto esclamativo esprime la fiducia nella risposta al saluto degli spettatori. Guadagnarsi quella fiducia e trasmetterla sarà la sfida di questo teatro fra parentesi.
Marco Paolini, attore, autore e regista, ha fatto parte di vari gruppi teatrali tra i quali il Teatro Settimo di Torino, in cui inizia a raccontare storie. Noto al grande pubblico per Il racconto del Vajont con il quale vinse il Premio Speciale Ubu 1995 e il Premio Idi 1996, si distingue quale autore e interprete di narrazioni di forte impatto civile e per la capacità di raccontare il cambiamento della società attraverso i dialetti e la poesia. Appassionato di mappe, di treni e di viaggio, traccia i suoi racconti con un’attenzione speciale al paesaggio, al suo mutarsi, alla storia e al suo evolversi. Nel 2004 la sua lettera alla cittadinanza ha segnato il primo passo verso il recupero del Teatro Civico di Schio.
BIGLIETTI
Platea 1° settore: intero € 25.00 | ridotto € 23.00
Platea 2° settore: intero € 22.00 | ridotto € 20.00
Galleria: intero € 15.00 | ridotto € 14.00
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