Domani, venerdì 21 marzo al Teatro Comunale di Vicenza, ci sarà un concerto che porterà sul palco un pezzo di storia del rock. Stick Men è un supergruppo prog , un power trio con membri che non hanno bisogno di particolari presentazioni: si tratta di Tony Levin e Markus Reuter(entrambi, ovviamente, ai Chapman Sticks e alla voce) e Pat Mastelotto alla batteria. Inutile dire che i fan dei King Crimson ne andranno matti ma in Stick Men c’è anche molto jazz oltre a momenti avant e paesaggi sonori africani. Un esempio di scuola di Prog eclettico tra i più raffinati e virtuosistici al mondo.

Quello che Stick Men porta sul palco è un concerto che unisce classici King Crimson a materiale originale, offrendo uno straordinario spettacolo di capacità strumentali e innovazioni stilistiche. Fin dal nome della band si capisce che il protagonista è lo stick, strumento incredibile e dalle possibilità infinite, creato negli anni 70 da Emmett Champan. Dotato di 10 corde che si dividono in 5 corde melodiche e 5 corde basso, è molto di più di un semplice basso ed ha invece la versatilità di uno strumento a tastiera. Molto difficile da suonare vede proprio in Tony Levin il suo principale esempio nei decenni.

Tony Levin è una vera leggenda vivente e attraverso il suo basso e il suo stick è passata la storia della musica. Già nei primi anni settanta suona con giganti come Paul Simon nel capolavoro “Still Crazy After All These Years” e con Lou Reed in “Berlin”. Nel 1977 entra nella band di Peter Gabriel con cui formerà uno dei rapporti più duraturi e produttivi dell’intera storia del rock. Con Gabriel, Levin inizia a sperimentare nuovi suoni e abbraccia il nuovissimo e avanguardistico Champman Stick che diverrà il suo marchio di fabbrica. In moltissimi successi di Peter Gabriel è proprio il basso, o lo stick, di Tony Levin a far da protagonista. Nel 1980 suona nell’ultimo disco di John Lennon. Nel 1981 entra nei King Crimson nella storica line-up dell’album “Discipline”. Il giro di stick di “Elephant Talk” diventerà la pubblicità dello strumento e un momento che segna per sempre le possibilità ritmiche e armoniche dello stick. Negli anni ottanta Levin suonerà anche con i riformati Pink Floyd. Tony Levin è uno dei musicisti (non solo bassisti) più importanti e decisivi di sempre, con l’Italia ha un rapporto speciale e averlo a Vicenza è un vero e proprio onore.

Non molto da meno è Pat Mastelotto, batterista di estrema sensibilità e dotato di uno spirito di innovazione e ricerca molto raro. Protagonista della scena anni ‘80 con i Mr. Mister, diventa poi membro della band di Robert Fripp e David Sylvian nel biennio ‘92/’93 per poi entrare nella formazione a 6 dei King Crimson dove è in coppia con il mito Bill Bruford. Da quel momento Mastelotto non lascerà più i King Crimson divenendone parte fondamentale fino all’ultimissima incarnazione terminata nel 2021. Il suo stile è molto percussivo e fa largo uso di effettistica elettronica.

Al secondo stick troviamo Markus Reuter. Il suo stile come artista discografico, esecutore solista e collaboratore, spazia (e spesso fonde) la musica loop elettronica, la musica classica contemporanea, il rock progressivo, la musica industriale, il world jazz, la fusion e l’improvvisazione pura. Nel corso di due decenni di carriera, ha fatto parte di numerosi gruppi, ensemble e progetti. Tecnicamente abilissimo, Reuter si esibisce utilizzando una varietà di approcci che vanno dal suono non elaborato e dalla tecnica standard fino a suoni testuali elaborati e droni estremi. Musicista colto, grande sperimentatore, è l’assoluto e perfetto tassello per questo trio delle meraviglie.

Il concerto inizia domani alle 21. Apertura teatro alle 19.30. Per i biglietti: Stick Men in concerto al TCVI il 21 marzo 2025!