Un’accoglienza calorosa, il tutto esaurito ed un gesto inaspettato: così si è svolta martedì sera la presentazione di Chi Si Ferma Si Ritrova, il libro di Luca Gonzatto che ribalta il vecchio detto “Chi si ferma è perduto”, tanto in voga ai tempi di Mussolini. L’evento, moderato dalla giornalista Marialuisa Duso, ha animato la Libreria Galla | Libraccio di Vicenza, confermando il grande interesse per un approccio alla meditazione accessibile e rivoluzionario. Il libro, edito da BUR Rizzoli, è un manuale ironico e accessibile per rallentare, fermarsi ed avvicinarsi alla meditazione senza fanatismi né complicazioni. L’autore ha condiviso con il pubblico la sua esperienza personale, offrendo consigli pratici per integrare la meditazione nella quotidianità, anche solo per pochi minuti al giorno. Ma la serata non si è conclusa con i classici saluti. Luca Gonzatto ha voluto lasciare un segno tangibile di gratitudine e vicinanza ai lettori, con un gesto semplice e potente: ha donato alcune copie del suo libro, lasciandole in libreria a disposizione di chi ne ha bisogno.

Un messaggio che rispecchia profondamente lo spirito del libro: fermarsi non è perdere tempo, ma ritrovarsi per poi essere d’aiuto agli altri. L’autore, riprendendo antiche tradizioni e gli insegnamenti di maestri contemporanei, sottolinea più volte nel libro come la meditazione non sia solo un atto individuale, ma un vero investimento per la società. Una mente più consapevole e serena non solo porta benessere personale, ma si riflette inevitabilmente nel mondo esterno: genera relazioni più armoniose, scelte più sagge e un impatto positivo sulla comunità e sull’ambiente circostante.

Numerosi studi scientifici confermano che la meditazione favorisce lo sviluppo dell’empatia e della compassione, riduce lo stress e migliora la capacità di gestione delle emozioni. Questo non solo incide sulla qualità della vita dei singoli, ma contribuisce a creare società più equilibrate, diminuendo tensioni e conflitti. In un’epoca caratterizzata da frenesia, distrazione e polarizzazione, fermarsi diventa un atto rivoluzionario. Ritrovarsi significa riconnettersi con sé stessi e con gli altri, imparare ad ascoltare e a comprendere senza giudizio, trasformando ogni piccolo gesto in un’opportunità di crescita collettiva.