Qui una volta si era tutti federalisti. Persino la sinistra post-comunista. Poi la Lega divenne secessionista, si puliva col tricolore dove dire non si può, portava la sacra ampolla con l’acqua del sacro fiume e festeggiava, tra riti celtici e altri un po’ più sobri, la nascita della Padania. Si sa che il tempo passa e tutto cambia, ma quel bisogno di federalismo era reale e non se ne parla praticamente più, mentre la propaganda populista è rimasta, salvo che la secessione ora non si nomina nemmeno in segreto e al suo posto in casa leghista è arrivato il sovranismo. Se qualcuno fosse entrato in coma nel ’92 e ne fosse uscito adesso troverebbe tutto folle. Invece è andata così. Tra l’allora e l’adesso c’è però un tema che in teoria mette tutti d’accordo ed è quello dell’autonomia. La vuole l’Emilia, la vuole la Toscana, la vogliono un po’ tutti ma soprattutto la vuole fortissimamente il Veneto. Ma cosa è stato fatto per ottenerla in concreto, al di là del noto referendum? Ce ne parla Enzo De Biasi in questo articolo che potete leggere su Ilpunto.news

L’OPPOSIZIONE A VICENZA
Piove, governo ladro! Quel modo di dire per cui è sempre colpa di chi comanda, pare stia tornando di gran