C’è una maniera di fare marketing per una città che nei decenni è diventata via via sempre più decisiva: essere location per il cinema. In quel modo, gli spazi e gli ambienti diventano poi memoria cinefila. Ecco che la “Union Station” di Chicago sarà per sempre il set della sparatoria degli “Intoccabili” o la Fontana Di Trevi non potrà mai più essere scollegata dalla “Dolce Vita”. E che dire della libreria di “Notting Hill” o l’isola di Procida set de “Il Postino”. Un marketing quindi che poi diventa turismo legato ai film, un turismo un po’ diverso dal solito. Le location di film famosi hanno da sempre attirato i curiosi e gli amanti della settima arte. Vicenza è nota per il suo patrimonio artistico e architettonico, che le ha valso il titolo di Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Ma la città di Andrea Palladio, offre anche scenari suggestivi che sono stati spesso scelti come set cinematografici da registi italiani e internazionali. Negli ultimi decenni, diversi film sono stati girati e ambientati a Vicenza, ognuno dei quali ha sfruttato la bellezza e l’atmosfera unica della città per creare opere indimenticabili.
Uno dei più noti è senza dubbio Il Commissario Pepe, di Ettore Scola, del 1969. Storia del commissario Antonio Pepe, figura mite e di buonsenso, alle prese con una città che non è così perbene come può apparire e che sotto un velo di ipocrisia è teatro di reati che vanno dal favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di minorenni ad altri loschi giri a sfondo sessuale. Scopre anche che non sono commessi da un solo ceto sociale, ma sono trasversali, coinvolgono popolani e ricchi, nobili e religiosi, notabili di provincia e anche persone vicine ai poliziotti. Una piccola città di “basabanchi” fatta di vizi privati e pubbliche virtù, una cartolina della più sottocutanea vicentinità. Il film è girato tra Vicenza e Bassano e moltissimi luoghi diventano veri protagonisti. Il ponte in ferro che si vede in apertura del film è quello di Viale Giuriolo a Vicenza. La Basilica Palladiana è il luogo dove scorrazza in moto la figura tragicomica di “Parigi”. Il commissariato si trova in Contrà Santa Corona a Vicenza, edificio che ora ospita il museo archeologico. Il bar nel quale il commissario si reca a bere un caffè e a comprare il giornale si trova proprio di fronte. Il dialogo finale nel quale il mutilato di guerra svela al commissario la doppia vita dell’amante si svolge ai piedi del ponte di Bassano. Della cittadina pedemontana si nota durante il film anche il Viale dei Martiri.
Rimanendo in tema pruriginoso, un altro famosissimo film che usa il nostro territorio è Il Comune Senso Del Pudore diretto da Alberto Sordi nel 1976. Nel suo terzo episodio dove il giovane pretore della provincia veneta Tiziano Ballarin è autore di provvedimenti giudiziari e di altre iniziative contro la stampa per adulti. Mentre impazza per il borgo una campagna moralistica (ed ipocrita) di religiosi e laici, sua moglie Armida si trova colpita da alcune pubblicazioni bersaglio del marito, uscendone trasformata, con il benestare del consorte. Siamo sempre sul tema perbenismo e bigottismo. L’episodio è girato nel centro di Vicenza, ad Altavilla Vicentina e a Bassano. Compare un’edicola in Piazza dei Signori tra le colonne e fa bella mostra di sé il Ponte San Michele dove Claudia Cardinale passeggia col marito.
Sempre di sesso parla La Bonne di Salvatore Samperi del 1986. Ambientato in una Vicenza degli anni ’50, racconta di Anna, bella moglie di Giacomo, impegnato anche in politica locale nel consiglio comunale. Vive tutto il giorno in casa, facendo praticamente da badante alla suocera. Nel corso del tempo conosce meglio Angela, domestica smaliziata che, per vincere la monotonia delle giornate di provincia, la inizia a confidenze che presto sfociano in giochi erotici sempre più spinti, che provocano la morte accidentale della suocera, e culminano, su istigazione di Angela, in un ménage à trois col farmacista. Alla fine Angela, rimasta incinta, viene licenziata e allontanata dalla casa di Anna. La farmacia è la Farmacia Doria di Piazza dei Signori. La casa (location principale del film) è in Contrà Piancoli.
Si cambia tema (ma in fondo nemmeno troppo) con lo splendido Don Giovanni diretto da Joseph Losey nel 1979. Si tratta di una versione cinematografica dell’opera mozartiana girata interamente a Vicenza. L’abitazione di Don Giovanni è nientemeno che la Villa Capra “La Rotonda”. Il Teatro Olimpico è il luogo dove Don Giovanni viene accusato pubblicamente delle sue malefatte (amorose e non). Invece Villa Valmarana ai Nani è il palazzo nobiliare di Donna Elvira (Kanawa), dove Don Giovanni (Raimondi) va per sedurla.
C’è Vicenza anche ne Il Gioco Di Ripley di Liliana Cavani del 2002. Soggetto tratto dal romanzo di Patricia Highsmith che è stato trattato per il cinema anche da Wim Wenders ne “L’amico americano”. Tom Ripley è interpretato da John Malkovich e sebbene il film sia in gran parte ambientato a Villa Emo a Vedelago, sono molte le scene girate qui da noi in cui compaiono la Piazza e il Teatro Olimpico.
Dal bellissimo romanzo omonimo di Guido Piovene è tratto invece Lettere Di Una Novizia, di Alberto Lattuada, del 1960. Margherita Passi, detta Rita, è una novizia che si appresta a prendere i voti ma l’arrivo di una lettera anonima induce il vescovo a inviare don Paolo per indagare se la ragazza ha veramente intenzione di diventare suora o se invece è costretta a farlo. La ragazza si vede costretta a rivelare la sua storia e in particolare il rapporto difficile con la madre rimasta vedova e con problemi economici, che si trasforma in odio quando questa inizia una relazione con Giuliano di cui anche Rita è innamorata. Il convento dove viene rinchiusa la novizia si trova in località San Fortunato, a Bassano del Grappa.
La commedia del 1971 La Moglie Del Prete di Dino Risi mette in scena la classica storia da scandalo di un’amore tra un prelato e una bella donna, solo che il prete è Marcello Mastroianni e la sua bella è Sofia Loren. La chiesa dove Mario (Mastroianni) dice messa e al cui esterno bacia per la prima volta Valeria (Loren) è la chiesa di Santa Maria Assunta, situata in Via Chiesa ad Orgiano (Vicenza). Il collegio San Nicola a Torrescura dove si rifugia don Mario Carlesi (Mastroianni) per ritrovare la fede, stanco e preoccupato delle sempre più insistenti avances di Valeria (Loren), è in realtà la bellissima Villa Fracanzan Piovene in Via San Francesco a Orgiano (VI). Vi è poi una lunga scena nella trattoria dove i due peccaminosi amanti si intrufolano per un pranzo con sfortunate coincidenze (in seguito a un tragico tentativo di insegnare i rudimenti della guida a don Mario, la Mini di Valeria deve essere riparata in una officina nello stesso edificio dove c’è una trattoria e, visto che le riparazioni saranno lunghe, i due si fermano a mangiare) nel bar/ristorante “Al Zocco”, sulla SS 11 che collega Padova a Vicenza, in un tratto chiamato Via Mestrina, a Grisignano di Zocco (VI).
Il cinema è finzione e succede pure che nel film Perdiamoci Di Vista di Carlo Verdone, Asia Argento (nel film) porta Verdone a casa sua nel trevigiano, passando assurdamente per Monte Berico a Vicenza.
Nel Prete Bello (1989) del compianto Carlo Mazzacurati, tratto dall’omonimo romanzo di Goffredo Parise, benché Vicenza non sia mai citata e benché ci sia una certa ritrosia nell’inquadrarne gli spazi più celebri, è chiaro che il film è lì girato. La piazza che Pannocchieschi (Marco Messeri) percorre mentre viene portato in prigione, attorniato da due Carabinieri è ad esempio in Piazza dei Signori, appunto a Vicenza. Il ponte in ferro dove si ritrovano i ragazzini a giocare (di sicuro la location più suggestiva del film) è vicino a Grisignano di Zocco ed era il ponte sul Bacchiglione sulla linea ferroviaria Ostiglia-Treviso, oggi scomparso. Assieme al ponte ferroviario, la casa di Sergio, il giovane protagonista, è la location principale è in Piazza Gualdi a Vicenza. Se ne vede quasi esclusivamente il cortile interno ed il portone di entrata si vede solo di notte. Ma tutto il film vede Vicenza protagonista. I Giardini Salvi, Contrà Manin, Ponte San Paolo, Piazza Biade, San Biagio e San Rocco. Se rivedete il film fateci caso.
Inizia alla stazione FTV delle corriere Primo Amore (2004) di Matteo Garrone, scritto con Vitaliano Trevisan che è anche l’interprete maschile. La storia di Vittorio, ossessionato dalle ragazze magre, che porterà Sonia alla deriva. Il viale che Vittorio e Sonia percorrono la sera del loro primo incontro e dove iniziano a conoscersi è Viale Dalmazia a Vicenza. Il negozio dove lavora Sonia si trova in Stradella Retrone a Vicenza . La struttura sanitaria dov’è in cura il protagonista Vittorio (Trevisan) è il Chiostro dei Proti in Contrà dei Proti 3/5 a Vicenza.
Ultimo, di nome e di fatto, della nostra carrellata è Ultimo Minuto di Pupi Avati, 1987. Ugo Tognazzi è il direttore sportivo di una squadra di calcio che sopravvive nella bassa classifica della Serie A degli anni ’80 tra problemi finanziari, piccoli imbrogli e tanta passione. Lo stadio è il glorioso Menti e anche se le altre location del film si dividono tra Roma e L’Aquila, ci sembrava doveroso inserire questo film nella lista delle pellicole che mostrano Vicenza visto che il Menti è la cattedrale laica della città.
Vicenza, con il suo ricco patrimonio architettonico e la sua atmosfera affascinante, ha fornito un set naturale ideale per molti film e può immaginarsi sempre più protagonista in tal senso. Investire nel cinema per una città significa avere un ritorno di immagine molto grande e veloce. Dalla commedia alla tragedia, dai film storici a quelli satirici, la città può offrirsi non solo come sfondo, ma anche come protagonista silenziosa, capace di aggiungere profondità e carattere alle narrazioni cinematografiche.