L’usanza di andare in spiaggia per prendere il sole è relativamente recente nella storia umana e risale principalmente agli inizi del XX secolo. Questa pratica è strettamente legata a cambiamenti sociali, culturali e di salute. Prima del XX secolo la pelle abbronzata era associata alle classi lavoratrici, che lavoravano all’aperto, mentre la pelle chiara era un segno di status elevato, simbolo di chi poteva permettersi di evitare il sole. Negli anni ’20 e ’30 questa percezione cambiò radicalmente grazie a figure come Coco Chanel. Dopo una vacanza sulla Costa Azzurra, Chanel tornò abbronzata, e la sua pelle dorata divenne simbolo di salute, benessere e lusso. Questo contribuì a far sì che l’abbronzatura diventasse di moda tra le classi più alte, influenzando le tendenze popolari.
Con l’industrializzazione e l’aumento del tempo libero, le classi medie iniziarono a frequentare le località balneari per svago. Il miglioramento dei trasporti, come treni e automobili, rese più accessibili le spiagge, favorendo la nascita di stazioni balneari in tutta Europa e Nord America. Negli anni ’20 e ’30, la “elioterapia” (terapia solare) divenne popolare. Si credeva che l’esposizione al sole fosse benefica per la salute, migliorasse la circolazione e prevenisse malattie come il rachitismo (a causa della vitamina D). Questo rafforzò ulteriormente l’idea che andare in spiaggia e prendere il sole fosse salutare.
L’evoluzione del costume da bagno, che divenne più leggero e rivelatore nel corso del XX secolo, contribuì a rendere l’esposizione al sole più popolare e accettata socialmente. Anche il cinema e i media hanno giocato un ruolo cruciale nel diffondere l’immagine della spiaggia come luogo di svago e bellezza. Negli anni ’50 e ’60, i film di Hollywood spesso raffiguravano spiagge soleggiate come sfondo di storie romantiche e di avventura. L’usanza di andare in spiaggia per prendere il sole è diventata una pratica comune e socialmente accettata nel secondo dopoguerra, soprattutto negli anni ’50 e ’60, con l’esplosione del turismo di massa. Questo fenomeno si è consolidato con l’espansione economica e la diffusione delle vacanze al mare come parte integrante del tempo libero della classe media. In sintesi, l’abitudine di andare in spiaggia per prendere il sole è il risultato di una combinazione di moda, salute, sviluppo del turismo e cambiamenti sociali, emersa soprattutto a partire dagli anni ’20 del XX secolo e diventata comune negli anni ’50 e ’60.